La sindrome dell'ovaio policistico non è solo una questione di acne. Scopri il trattamento giusto per evitare diabete e problemi di fertilità!
La sindrome dell'ovaio policistico non è solo una questione di acne. Scopri il trattamento giusto per evitare diabete e problemi di fertilità!La sindrome dell'ovaio policistico colpisce dal 4 al 12% delle donne in età riproduttiva.
Tipicamente associata ai problemi estetici e di autostima che nascono dal peggioramento dell'acne, dall'abbondanza di peli superflui e dall'accumulo di grasso a livello addominale, in realtà questa condizione ha anche altri risvolti negativi.
La sindrome dell'ovaio policistico altera il ciclo mestruale, è strettamente associata a problemi di fertilità e predispone all'insorgenza del diabete di tipo 2 dopo la menopausa
A sottolineare queste complicazioni dell'ovaio policistico sono gli esperti riuniti al 3° Congresso Nazionale LIPCOS di Milano.
L'evento ha rappresentato un'occasione per approfondire sia l'aspetto endocrino-metabolico della malattia, sia quello ginecologico.
Il primo passo verso la migliore gestione possibile della sindrome dell'ovaio policistico è una diagnosi corretta
Riconoscere la patologia permette infatti di mettere in atto un trattamento precoce e integrato che può aiutare a contrastare l'evoluzione e le complicanze della malattia.
In particolare, un trattamento adeguato permette di ridurre al minimo il rischio di sviluppare la resistenza all'insulina che prelude aldiabete e, dopo la menopausa, di disturbi metabolici e cardiovascolari.
Ma in cosa consistono i trattamenti?
I farmaci normalmente utilizzati per gestire la sindrome dell'ovaio policistico sono la pillola contraccettiva, gli antiandrogeni e molecole insulinosensibilizzanti come la metformina.
Le nuove frontiere della terapia dell'ovaio policistico sono però in campo naturale.
L'inositolo e l'acido lipoico combinano la capacità di aumentare la sensibilità all'insulina e quella antiossidante, aiutando a gestire la malattia in tutte le fasi della vita e senza effetti collaterali
Per questo motivo molti specialisti suggeriscono di assumere inositolo e acido lipoico come terapia di fondo per gestire la sindrome.
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