L'orzo entra a pieno diritto nella nutraceutica. Scopri le sue proprietà benefiche in caso di infarto!
L'orzo entra a pieno diritto nella nutraceutica. Scopri le sue proprietà benefiche in caso di infarto!Il termine nutraceutica viene sempre più utilizzato dagli esperti di salute e di alimentazione.
Nato dall'unione tra le parole “nutrizione” e “farmaceutica”, indica lo studio degli alimenti che potrebbero esercitare un effetto benefico sulla salute.
Da oggi sembra che anche l'orzo possa entrare di diritto nell'elenco di questi alimenti.
Uno studio pubblicato sul Journal of Cellular and Molecular Medicine ha dimostrato che l'orzo può aiutare a riparare un cuore danneggiato da un infarto
Gli autori dello studio, ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, hanno dimostrato che il beta-glucano idrosolubile, sostanza naturalmente presente in questo cereale tipico dell'alimentazione mediterranea, è in gradi di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni in presenza di stress ossidativo.
Per questo l'orzo può aiutare le persone colpite da infarto a superare questo grave evento.
In particolare, nelle cellule che formano l'endotelio cardiaco (il tessuto che riveste internamente la parete del cuore) il beta-glucano aumenta i livelli della manganese superossido dismutasi.
Quest'ultima è un enzima associato all'aumento delle difese antiossidanti e della capacità di produrre nuovi vasi sanguigni (e quindi di riparare il cuore) delle cellule dell'endotelio, generalmente limitata in un uomo adulto.
“La scarsa capacità 'angiogenica' delle cellule endoteliali adulte è anche alla base della scarsa capacità auto-riparativa del cuore adulto”, spiega Vincenzo Lionetti, direttore del laboratorio che si è occupato della ricerca.
I risultati ottenuti sembrano però indicare l'esistenza di un modo per superare questa scarsa capacità del cuore adulto di ripararsi sa solo.
La ricerca ha previsto anche la produzione di una pasta speciale arricchita di beta-glucano d'orzo.
Questa pasta, spiegano in una nota dall'istituto pisano, “si sta confermando un alimento dalle promettenti caratteristiche nutraceutiche”.
“La natura”, commenta Lionetti “spesso offre i rimedi per molte malattie, come il danno cardiaco da infarto, ma occorre cercarli”.
Secondo l'esperto questi risultati e “incoraggiano lo sviluppo di nuovi approcci rigenerativi e anti-invecchiamento di tipo nutraceutico”.
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Fonte: Ansa