Superata una certa età, è molto comune avere qualche piccola macchiolina sul dorso delle mani, sul viso, sulle spalle o sul décolleté. Sono le macchie solari, o lentigo solari, un problema prettamente estetico che tuttavia merita di essere tenuto d'occhio. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Luisa Arancio, dermatologa.
Superata una certa età, è molto comune avere qualche piccola macchiolina sul dorso delle mani, sul viso, sulle spalle o sul décolleté. Sono le macchie solari, o lentigo solari, un problema prettamente estetico che tuttavia merita di essere tenuto d'occhio. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Luisa Arancio, dermatologa.Quando la prima macchiolina compare sul dorso delle mani, di solito non ci si fa nemmeno caso. Con il passare degli anni, però, se ne aggiungono altre sul viso, sulle spalle e – per le donne – sul décolleté. Eccoci quindi alle prese con le macchie solari, quelle piccole chiazze scure sulla pelle tipiche degli over 50. Sappiamo bene che sono un problema prettamente estetico, ma è possibile prevenirle? Esistono trattamenti capaci di farle sparire? E quando è opportuno procedere a un controllo in più? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Luisa Arancio, dermatologa presso l’ospedale Humanitas San Pio X.
Cosa sono e come si riconoscono le macchie solari
Cominciamo con le definizioni. Di macchie sulla pelle ne esistono tante, ma le cosiddette macchie solari, anche dette lentigo solari o lentigo senili, si distinguono perché sono piccole e tante: compaiono nel tempo, si sommano tra di loro e non scompaiono da sole. “Di solito sono localizzate nei punti che sono stati più esposti al sole, come le bozze frontali, gli zigomi, il dorso delle mani, le spalle e (per le donne) il décolleté.”, spiega la dottoressa Arancio. “Sono l’espressione diretta del danno che il sole ha provocato nel corso degli anni. Si creano l’esposizione è stata eccessiva e se non è stata correttamente gestita attraverso una protezione adeguata al fototipo”. È importante chiarire che le macchie solari sono innocue: al più, possono essere ritenute come inestetismi.
Come si distinguono da altre macchie cutanee
Considerato che le macchie sulla pelle possono insorgere per tanti motivi diversi, come si ha la certezza di essere alle prese solo con le innocue macchie solari? Per capirlo, descriviamo molto brevemente le altre più comuni alterazioni della pigmentazione:
- Il melasma o cloasma (i due termini sono sinonimi) è sempre un disturbo cosmetico indolore, ma le macchie scure sono più ampie, compaiono più in fretta e interessano soprattutto il viso. Di solito alla base ci sono motivi ormonali, tant’è che è un problema quasi esclusivamente femminile e spesso capita in gravidanza. Essendo più evidenti, tipicamente queste macchie cutanee creano più disagio.
- Efelidi e lentiggini invece hanno origine ereditaria. Entrambe si accentuano con l’esposizione al sole, ma d’inverno le prime si attenuano fino anche a scomparire, le seconde invece restano visibili.
- La cheratosi seborroica è sempre un’alterazione cutanea innocua, molto comune dai 40 anni in su, ma visivamente è molto diversa dalle macchie solari perché è marrone, in rilievo e tende a desquamarsi.
Le cause delle macchie solari
Potrà sembrare banale, ma la causa delle macchie solari è sempre e solo una: il sole. “Quanto sole si è preso, come è stato gestito in relazione al proprio fototipo, quante volte ci si è scottati e per quanto tempo si è protratto questo danno. Sono questi i fattori scatenanti delle macchie solari, non ce ne sono altri”, chiarisce la dermatologa. “Se a cinquant’anni una persona è piena di macchie, ciò che è successo in passato si può soltanto monitorare, ma si lavora negli anni successivi per evitare danni ulteriori. Per chi lo desidera, esistono anche alcuni trattamenti”.
Come prevenire le macchie solari
Insomma, se vogliamo evitare di trovarci tappezzati di lentigo solari in età avanzata, dobbiamo prendere la sana abitudine di proteggere la pelle dal sole. E farlo sempre, 365 giorni all’anno. “La dermocosmesi ha fatto passi da gigante”, fa notare la dottoressa Luisa Arancio. “Ormai tutte le grandi aziende propongono creme idratanti giorno con un fattore di protezione solare: quest’ultimo ha anche un effetto anti-age, visto che il sole accelera l’invecchiamento”. E se si passa la maggior parte del tempo al chiuso? Questo principio resta pienamente valido perché, a lungo andare, anche la luce blu emessa dai monitor nuoce alla pelle.
In sintesi, “il primo passo è sicuramente una protezione solare quotidiana per le parti esposte. D’inverno basta una semplice crema idratante, nei mesi di forte esposizione invece ci sono ottime creme solari da usare come base”, continua. È però fondamentale usare le creme solari in modo corretto. “La protezione va scelta sulla base del proprio fototipo e va applicata ogni quattro ore”, chiarisce la dottoressa. E non basta prestare attenzione al primo sole, perché alcune abitudini vanno seguite sempre, anche se si è già abbronzati. “Nelle ore centrali della giornata bisogna evitare di esporsi al sole, riparandosi preferibilmente sotto le piante che – a differenza degli ombrelloni – assorbono calore e raggi ultravioletti”.
Come curare le macchie solari
E se ormai il danno estetico è fatto, si può risolvere? Per chi non si sente a suo agio con le lentigo solari, esistono diversi trattamenti:
- Il peeling chimico localizzato fa uso di appositi acidi applicati direttamente sulla macchia; il paziente può avvertire un leggero bruciore durante il trattamento.
- Il laser è tra i più efficaci, perché non è affatto doloso ed elimina il problema nell’arco di un paio di sedute al massimo. Il laser a picosecondi, in particolare, colpisce direttamente la melanina responsabile della macchia, senza danneggiare la cute.
A consigliarli può essere solo un dermatologo, a seguito di una valutazione accurata. “Magari le lesioni sono poche e si possono risolvere con una singola seduta, per esempio con un peeling o con un laser particolare che ha quel tipo di target. Sono tutti interventi ambulatoriali. Insieme al dermatologo si può inoltre impostare una prevenzione adeguata durante l’inverno, seguita da un trattamento ad hoc durante l’estate. Solo un medico può prescrivere i princìpi attivi più efficaci e incisivi: esistono per esempio alcuni integratori alimentari la cui efficacia è dimostrata scientificamente”.
Possibili complicanze delle macchie solari
C’è anche chi con le macchie solari convive serenamente, e non ha alcuna intenzione di sottoporsi a trattamenti per rimuoverle. Anche in questo caso, però, una visita annuale dal dermatologo è più che consigliata. “Se ci sono tante lentigo, significa che il sole ha fatto un danno importante. Pur essendo inizialmente soltanto una questione estetica, quella zona del corpo va comunque monitorata perché nel corso degli anni si potrebbero facilmente sviluppare i tumori legati al danno solare. Parliamo soprattutto di cheratosi attinica che potrebbe poi evolversi in un carcinoma spinocellulare”, spiega la dottoressa Arancio. Insomma, chi ha molte macchie solari dovrebbe comunque farsi controllare, indipendentemente dal fattore estetico. È una pura e semplice misura di prevenzione, ricorda la dottoressa. “Per qualsiasi patologia, la diagnosi precoce consente una gestione più facile e risolutiva, con strumenti meno invasivi”.
Credits foto: evrmmnt / 123rf.com