Prenotare un pacchetto viaggio per Mosca o Miami, fare le valigie e andare... a vaccinarsi. Si chiama turismo vaccinale ed è un trend sempre più in voga. Scopriamo insieme come funziona e quali sono le mete più gettonate.
Prenotare un pacchetto viaggio per Mosca o Miami, fare le valigie e andare... a vaccinarsi. Si chiama turismo vaccinale ed è un trend sempre più in voga. Scopriamo insieme come funziona e quali sono le mete più gettonate.Parliamoci chiaro: a più di un anno di distanza dallo scoppio della pandemia, siamo tutti in attesa della nostra dose di vaccino per il Covid con un misto di frenesia ed emozione. Su quando raggiungeremo l’immunità di gregge, gli studiosi stanno ancora dibattendo; ci sono pochi dubbi, però, sul fatto che il vaccino sarà la chiave di volta. Non c’è da stupirsi, dunque, se in questi ultimi mesi è nato da zero un nuovo settore economico, quello del turismo vaccinale.
Cos'è il turismo vaccinale
Dopo un inizio un po’ traballante e costellato di polemiche, il piano vaccinale italiano sembra aver finalmente messo il turbo. Ogni regione però ha la sua tabella di marcia e i suoi criteri che – com’è giusto che sia – danno l’assoluta precedenza ai soggetti anziani o fragili.
Sono poche, pochissime, quelle che danno la possibilità di scegliere quale vaccino fare. Tra i 21 giorni che intercorrono la prima e la seconda zona di Pfizer (poi estesi da alcune regioni a seguito dalla raccomandazione del Cts) e le 12 settimane di AstraZeneca, però, passa un abisso. Soprattutto ora che le istituzioni europee si stanno accordando per introdurre un passaporto vaccinale che potrebbe entrare in vigore già a inizio luglio.
Tanti stanno quindi cercando di accelerare i tempi, magari con l’acquisto di un pacchetto viaggio con vaccino all’estero.
Le mete più gettonate
Sono ormai parecchie le mete papabili per il turismo vaccinale Covid. Andiamo alla scoperta di quelle che vanno per la maggiore.
A Mosca per lo Sputnik V
Chi ripone la sua fiducia nello Sputnik V, il vaccino fortemente voluto dal governo di Vladimir Putin e approvato in 65 paesi, può optare per il turismo vaccinale in Russia. Alcune agenzie hanno iniziato a proporre viaggi a Mosca con visita medica e iniezione (a un costo extra di circa 200 euro), giorno libero per visitare la città e ritorno. Il tutto da ripetere a distanza di 21 giorni per la seconda dose.
Attenzione, però: non avendo ricevuto l’avallo dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), non è detto che lo Sputnik V venga ritenuto valido per il rilascio del passaporto vaccinale europeo. Per ora tale decisione è stata demandata ai singoli Stati membri.
Lo stesso avvertimento è valido anche per chi sta meditando su una capatina a San Marino. Dichiaratasi “Covid free” con la chiusura del reparto ospedaliero e oltre 34mila dosi somministrate, la minuscola repubblica arroccata sul monte Titano a partire dal 17 maggio mette a disposizione dei turisti la sua fornitura di Sputnik V. Gli italiani però devono aspettare perché non è stato ancora raggiunto un accordo ufficiale.
Siero gratis per turisti in Serbia
Troppi vaccini a disposizione: così, tra marzo e aprile, il governo di Belgrado ha offerto anche agli stranieri la possibilità di aderire alla campagna vaccinale. Bastava compilare un semplice questionario nel portale eUprava (disponibile solo in lingua serba) e scegliere una o più opzioni tra Pfizer, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna. Un’opportunità che migliaia di persone hanno colto al volo, mettendosi in viaggio soprattutto dalle vicine Bosnia e Macedonia.
Troppo bello per essere vero? Forse sì, visto che ben presto l’esecutivo serbo è tornato sui suoi passi, dando priorità ai residenti.
Dubai, l'Eldorado dei vaccini
Politici, magnati dell’industria e membri di famiglie reali diretti a Dubai a bordo del loro jet privato per farsi vaccinare. A descrivere questa scena è un articolo pubblicato a marzo dal Financial Times, con tanto di testimonianze dirette di un finanziere britannico, invitato dagli emiri di Abu Dhabi insieme alla moglie. “Non era nostra intenzione essere vaccinati ma, quando ci è stata presentata l’opportunità, l’abbiamo colta con gratitudine”, svela.
Formalmente, la campagna vaccinale degli Emirati Arabi Uniti è aperta soltanto ai residenti. Oltre a Pfizer, AstraZeneca e Sputnik V, nella lista dei sieri disponibili c’è anche il cinese Sinopharm, approvato dall’Organizzazione mondiale della sanità (ma non dall’Ema) soltanto per l’uso di emergenza.
Vaccini in regalo a Cuba
Le sanzioni da parte degli Stati Uniti hanno portato Cuba a sviluppare le vaccinazioni “in casa” fin dagli anni Ottanta. Il vaccino per il Covid non fa eccezione. Tant’è che l’isola sudamericana non ha acquistato vaccini dall’estero e a maggio ha iniziato a immunizzare la popolazione con Abdala e Soberana II, accelerando la tabella di marcia visto che sono ancora in fase di sperimentazione clinica.
Già diversi mesi fa le autorità cubane hanno ventilato l’ipotesi di offrire Soberana 2 gratuitamente anche ai turisti. L’idea è funzionale a rilanciare l’isola come meta vacanziera ma, secondo alcuni osservatori, stride con le condizioni di indigenza in cui versa la maggioranza della popolazione, costretta a lunghe code per approvvigionarsi di beni di prima necessità.
Il lusso dei vaccini in India
Drammatico. Non ci sono altre parole per descrivere l’impatto della ondata di coronavirus che ha travolto l’India tra aprile e maggio. Martedì 18 maggio 2021 è stato toccato il record assoluto di decessi accertati, 4.529 in 24 ore.
Nel secondo Paese più popoloso al mondo, la campagna vaccinale procede a rilento soprattutto nei villaggi rurali. Non c’è dunque da stupirsi se l’attenzione dei giornali è stata subito catturata dal dépliant di un’agenzia di viaggi di Dubai che presentava viaggi andata e ritorno da Delhi con permanenza di 24 giorni tra Mosca e San Pietroburgo e la somministrazione di entrambe le dosi di Sputnik.
Tutto questo a un prezzo di 129mila rupie, pari a circa 1.450 euro. Un’enormità per una popolazione il cui reddito medio si aggira sui 370 euro al mese. Dopo il tam tam mediatico, però, il tour operator ha smentito tutto con un avviso nel suo sito ufficiale.
Vaccino e viaggio all inclusive in Florida
A gennaio la Florida ha imposto un solo requisito per prenotare la propria dose: avere più di 65 anni. Così facendo è diventata una delle mete per il turismo vaccinale più popolari in assoluto, attirando decine di migliaia di persone dagli altri Stati americani ma anche dal Canada, dal Brasile e dal Venezuela. D’altra parte, a molti non dispiaceva l’idea di ricevere l’iniezione su una bianchissima spiaggia di Miami.
Dopodiché l’amministrazione è tornata sui suoi passi, chiedendo di esibire un documento d’identità che attestasse la residenza. Il rischio era che la campagna vaccinale diventasse troppo onerosa per le finanze statali.
Qualche settimana dopo, però, le regole sono state leggermente allentate per poter vaccinare anche tutte quelle persone che vivono stabilmente entro i confini dello stato americano senza essere regolarmente registrate. Così sono ricomparse le file di cittadini di Ecuador, San Salvador, Venezuela e altri paesi in cui le scorte scarseggiano.
Per i più facoltosi, in realtà, i vincoli non sono mai stati un grosso problema: per dimostrare una presunta residenza bastava aprire un conto bancario in Florida o prendere in affitto una casa per un breve periodo, anche su Airbnb.
Foto apertura: blastam / 123rf.com