Adriano Panzironi ha ideato il metodo Life 120, uno stile di vita che promette longevità e salute. Alle critiche circa un programma alimentare antiscientifico hanno succeduto le condanne. Ripercorriamo insieme la parabola del falso medico che vendeva integratori di sua ideazione dietro al suggerimento di una dieta contro diverse malattie.
Adriano Panzironi ha ideato il metodo Life 120, uno stile di vita che promette longevità e salute. Alle critiche circa un programma alimentare antiscientifico hanno succeduto le condanne. Ripercorriamo insieme la parabola del falso medico che vendeva integratori di sua ideazione dietro al suggerimento di una dieta contro diverse malattie.Adriano Panzironi è l’ideatore della dieta Life 120, un particolare stile di vita che permetterebbe di vivere più a lungo e in salute, ma che al tempo stesso ha scatenato profonde critiche da parte di molti medici e scienziati.
Nel corso degli anni l’uomo è diventato anche una sorta di personaggio televisivo, spesso ospite di programmi noti al pubblico del piccolo schermo (quali, ad esempio, Live Non è la d’Urso e Pomeriggio 5) e invitato a parlare di salute e longevità pur non avendo alcun titolo medico-scientifico per potersi esprimere fornendo suggerimenti e indicazioni terapeutiche.
Sono numerose le società mediche e associazioni di pazienti che nel tempo hanno mostrato una forte preoccupazione per la crescente popolarità di Adriano Panzironi denunciando alle autorità competenti le infondate teorie divulgate su libri e trasmissioni tv.
Un punto (definitivo?) su questa storia di anti-scienza lo ha messo il Tribunale amministatrivo del Lazio con una sentenza pronunciata a giugno 2022 in cui conferma e condanna l'infondatezza del metodo ideato e promozionato sui media dai fratelli Panzironi, facendo riferimento anche alla multa già decisa da Agcom.
"Le condotte valutate sono state ritenute particolarmente gravi - si legge nella ordinanza di ingiunzione dell'Agcom - in quanto si è ritenuto che gli autori e il protagonista dei programmi (televisivi sui canali dove Panzironi è stato regolarmente sopite, ndr) in questione avessero utilizzato un modulo comunicativo basato sulla suggestionabilità dello spettatore medio per proporre, associandola alle tematiche relative alla epidemia da Covid-19, la promozione dello stile di vita e della commercializzazione dei prodotti Life 120, prospettando gli stessi, se non come alternativo, quantomeno come imprescindibile complemento alle indicazioni terapeutiche provenienti dalle autorità sanitarie".
Ma non solo, agli atti sono state raccolte dubbie testimonianze di pazienti che sarebbero guariti da numerose patologie grazie alla dieta ideata da Panzironi e allontanandosi dalla medicina tradizionale, definita addirittura "dogmatica". La multa commisisonata ammonta a 265 mila euro per la comunicazione commerciale adottata negli anni dalla società GTV, fornitore del servizio audiovisivo della programmazione di Telesanterno, canale che ha ospitato a lungo Adriano Panzironi.
Ma chi è Adriano Panzironi
Adriano Panzironi è un giornalista pubblicista nato a Roma il 12 aprile 1972. Collaboratore per quotidiani ed emittenti locali, conduttore di un tg notiziario, ha fondato una casa editrice. La sua attività editoriale lo ha portato a scrivere libri sul metodo Life 120. “Vivere 120 anni – Le verità che nessuno vuole raccontarti”, pubblicato nel 2013 è anch'es al centro delle critiche da parte della comunità scientifica.
3 curiosità su Adriano Panzironi
È bene sapere che Adriano Panzironi non è un medico, né un biologo, né un dietologo e non ha conseguito alcuna laurea in nessuna disciplina a esse correlate. Questo aspetto, dunque, è stato ampiamente criticato da una molteplicità di specialisti, che ha duramente attaccato anche Life 120.
Nel 2019, inoltre, è uscito nelle sale cinematografiche il film L’uomo che volle vivere 120 anni, ovvero un documentario focalizzato su di lui.
Il giornalista, comunque, ha un suo seguito ed è noto che lo stesso Panzironi chiami i suoi accoliti più fedeli angeli del Life120.
Com'è descritta la dieta life 120
Il metodo Panzironi, su affermazioni dell'ideatore non validate dalla comunità di esperti e studiosi - si basa su un regime alimentare ricco di grassi e proteine, implica attività fisica costante e prevede l’assunzione quotidiana di vitamina B ed integratori prodotti da una società dello stesso Panzironi.
Il fondatore lo presenta come uno stile di vita ottimale, atto a prevenire malattie degenerative e finalizzato ad un'assoluta longevità. Inoltre, l’alimentazione da seguire viene definita paleo, perché è improntata sulle consuetudini tipiche degli uomini dell’età della pietra.
In quest’ottica, dunque, sono prediletti alimenti come carne, pesce, verdura, frutta e bacche a discapito di cereali e carboidrati in generale.
Life 120: colazione tipo
La colazione Life 120 tipo prevede uova, ma eventualmente anche carne o pesce. Vanno assolutamente banditi il pane, le fette biscottate, i cereali e il cappuccino. Via libera a centrifughe, succhi di verdure, frutta (senza nessun zucchero aggiunto) e acqua naturale. Vanno esclusi totalmente i latticini, anche se raramente si può mangiare della ricotta di solo siero di latte.
Life 120: pranzo tipo
In riferimento alle popolazioni primitive che cacciavano e pescavano, vanno prediletti la carne e il pesce. Per preparare qualche ricetta più sfiziosa si possono consumare anche delle verdure e un po’ di frutta secca (come noci, anacardi e noci di macadamia).
Pasta, riso e legumi vanno evitati, così come i formaggi in generale. Talvolta si può mangiare della crema di latte, ma senza eccedere.
Foto di Victoria Shes on Unsplash
Life 120: cena tipo
La cena di per sé è molto simile al pranzo. Anche questo pasto, infatti, è principalmente proteico e prevede un’alternanza di carne, pesce e uova.
Sono concessi un paio di bicchieri di vino al giorno, tè e tisane non dolcificate e nessun tipo di bibita gassata. Qualora si voglia ultimare il pasto con un dolce, sporadicamente si può portare in tavola del cioccolato fondente (70% o più) a piccoli pezzi o un frutto.
Dieta Life 120: quando sono insorti i primi dubbi
Nel 2018 l’Ordine dei Medici ha denunciato Panzironi dal momento che quest’ultimo aveva sostenuto che determinate patologie (come ad esempio l’Alzheimer, il morbo di Crohn e il diabete) potevano essere curate con degli integratori, anziché con dei farmaci specifici.
Sempre nel 2018, inoltre, l’Antitrust ha pesantemente multato il giornalista perché ha ritenuto che i suoi programmi televisivi sulle tv locali fossero una sorta di televendite e non veri e propri contenuti divulgativi.
Secondo la Società italiana di diabetologia, inoltre, quanto afferma l’uomo è un flusso di disinformazione e di fake news che può nuocere gravemente alla salute delle persone.
L'Associaizone dei medici diabetologi ha espresso insieme a Diabete italia onlus si sono espresse sulla pericolosità del "fenomeno mediatico innescato da Panzironi, perché potenzialmente capace di disincentivare la popolazione dalla corretta aderenza alle uniche terapie riconosciute dalla scienza - si legge in una nota -. In più, il metodo propugnato dal teleimbonitore si riferisce a malattie particolarmente diffuse, come il diabete, il cancro o le patologie neurodegenerative, per le quali una comunicazione fuorviante sull’appropriato percorso di cura finirebbe per avere pesanti ricadute in termini di sanità pubblica".
Panzironi e l'inchiesta delle Iene
Le Iene hanno svolto diverse indagini sull’operato di Panzironi, raccogliendo anche testimonianze (rimaste anonime) di ex collaboratori e conoscenti del giornalista.
Da quanto è emerso, ad esempio, dal 2014 al 2017 le pillole e gli integratori venivano venduti in nero, senza emettere le rispettive ricevute fiscali. Stando alle indagini delle Iene, dunque, le cifre si aggiravano tra i 12 e 13 milioni di euro all’anno.
Il programma televisivo di Italia1 aveva posto l’attenzione anche sulle testimonianze dei seguaci di Panzironi che raccontavano di guarigioni miracolose, successivamente smascherate come fasulle. Le fonti anonime hanno confermato, infatti, che non esisteva nessuna cartella clinica, né tantomeno alcuna dimostrazione scientifica di ciò.