La mancanza di autostima può portare a ansie, paure e disturbi emotivi. Scopri come combatterli con l'ipnosi!
La mancanza di autostima può portare a ansie, paure e disturbi emotivi. Scopri come combatterli con l'ipnosi!L'autostima è fondamentale per affrontare le giornate nel modo migliore possibile.
Ansie, paure e disturbi emotivi possono bloccare le nostre azioni e impedire di vivere al meglio la quotidianità
Il problema è particolarmente vivo nei paesi industrializzati, dove secondo il Rapporto sulla Felicità mondiale dell'Onu risalente al 2013 l'ostacolo maggiore alla felicità sono proprio problemi di questo tipo.
Spesso alla loro base c'è proprio una scarsa autostima, che oltre a compromettere il benessere personale danneggia anche i rapporti con gli altri.
Come fare ad aumentarla?
Anche l'ipnosi può essere d'aiuto per affrontare efficacemente i problemi di autostima
Oggi ben il 40% degli italiani che ricorre a questa strategia lo fa proprio per risolvere disturbi emotivi o problemi legati alla mancanza di stima nei confronti di se stessi.
“L'ipnosi”, spiega Armando Stano, segretario generale dell'Accademia Internazionale 'Stefano Benemeglio' delle Discipline Analogiche (A.I.D.A.) “è preferita dagli italiani per la rapidità d'azione rispetto alla terapie tradizionali”.
Chi si è avvicinato all'ipnosi per risolvere problemi legati alla sfera emotiva lo ha fatto, ad esempio, per affrontare l'incapacità ad agire per migliorare la propria posizione lavorativa, oppure a causa dell'insoddisfazione provata nei confronti dei propri rapporti sentimentali o di amicizia.
Tutte situazioni, sottolinea l'A.I.D.A., “che risentono della mancanza del nostro benessere psicofisico”.
"I risultati si iniziano a vedere già dai primi incontri”, spiega Stano. Ma i benefici non risiedono solo nella rapidità degli effetti positivi riscontrati.
Infatti rivolgendosi ai professionisti giusti è possibile anche conoscere tecniche che consentono di autogestire le proprie emozioni.
In questo modo è possibile avere a disposizione degli strumenti da utilizzare anche da soli, “quando”, spiega Stano, “se ne sente la necessità”.
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