Ansia, tanto temuta quanto talvolta sconosciuta o sottovalutata. L'ansia ha diverse forme e, a volte, questa emozione può diventare patologica. Il primo step per affrontarla è conoscerla.
Ansia, tanto temuta quanto talvolta sconosciuta o sottovalutata. L'ansia ha diverse forme e, a volte, questa emozione può diventare patologica. Il primo step per affrontarla è conoscerla.L’ansia è una complessa combinazione di emozioni che includono paura, preoccupazione, apprensione, timore, spesso accompagnate da alcuni correlati fisici quali tremori, palpitazioni, dolori al petto, sudorazione eccessiva e respiro affannato. E’ un’emozione che fa parte del patrimonio umano necessario alla sopravvivenza dell’individuo, pertanto di per sé è positiva e necessaria ad affrontare al meglio le situazioni della vita. Ti sei mai chiesto come sarebbe un uomo senza ansia alcuna? Probabilmente non avrebbe nemmeno paure, condizione che porterebbe conseguenze catastrofiche sulla sua sopravvivenza.
Quando l'ansia è troppa diventa un problema
La giusta dose di ansia permette di attivarsi e rendere il massimo, ad esempio, nello studio prima di un esame, di prepararsi in maniera ottimale prima di un discorso importante sul lavoro, di trattenere la concentrazione adeguata per fornire performance sempre all’altezza della situazione, e così via.
Capita tuttavia che il meccanismo di regolazione dell’ansia possa andare “in tilt”, fenomeno molto più frequente di quanto si possa pensare che può mettere a dura prova la salute mentale di una persona. Molti individui hanno avuto nel corso della loro vita un attacco di panico, ma la maggior parte di essi possiede una personalità che non fornisce importanza alcuna a quanto accaduto, mettendo subito alle spalle la preoccupazione e la paura.
Quando l'ansia diventa disfunzionale e paralizzante
Può invece capitare che alcuni inizino a vivere in uno stato di allerta costante e continua che – paradossalmente – porterà più facilmente allo scoppio della scintilla ansiosa: lo stato ansiogeno da utile e amico diventa disfunzionale, paralizzante e persecutorio.
Nella sua spontanea attivazione l’ansia segue una curva gaussiana che sale fino ad un certo punto e scende dopo un po’ di tempo in maniera naturale: passa da sola senza dover far nulla.
Il problema è che spesso con le migliori intenzioni si provocano i peggiori risultati: atteggiamenti volti a proteggerci e monitorarci come il soffermarsi sulle sensazioni corporee ascoltando attentamente ogni singola percezione, non fanno altro che aumentare lo stato di ansia acuendone i sintomi.
Persone con attacchi di panico e molto ansiose devono imparare ad agire insieme all’ansia, cercando di vivere la situazione come normale: imparare ad accettarla e non combatterla o controllarla a tutti i costi, perché fa parte di noi e ci può essere anche utile.
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