L'ansia può generare uno stato di preoccupazione continua; ecco le possibili cause
L'ansia può generare uno stato di preoccupazione continua; ecco le possibili causeInsonnia, nausea, preoccupazioni continue: ecco alcuni sintomi di uno stato di ansia.
Ecco le cause possibili e alcuni consigli per affrontarla
L’ansia è uno stato di allerta fisiologico che permette alle persone di reagire agli eventi della vita. E’ una naturale reazione del corpo che si mette in uno stato di vigilanza per prepararsi a superare le difficoltà. Una volta superato il “pericolo” l’ansia e i sintomi scompaiono senza lasciare conseguenza. Ma in alcuni casi può diventare costante:
- Insonnia. La mancanza di riposo impedisce di smaltire lo stress e facilita la comparsa di pensieri ossessivi, preoccupazioni, incubi. Chi fa fatica ad addormentarsi e i continui risvegli, innescano un circolo vizioso per cui ogni volta che si va a dormire si ha l’ansia di non addormentarsi. E’ bene rivolgersi al proprio medico di base
- Fobie. Spesso sono terrori ingiustificati che impediscono a chi ne soffre di stare vicino o senza qualcosa. Queste paure limitano la vita quotidiana e possono generare uno stato di ansia costante. Potrebbe essere un problema cronico, per questo, è necessario l’aiuto di uno psicologo.
- Depressione. I sintomi sono simili (irritabilità, nervosismo, scarsa concentrazione). E’ bene rivolgersi ad uno specialista per definire lo stato emotivo della persona che nel caso di depressione, è caratterizzato da tristezza ed inadeguatezza
- Ansia da prestazione. Alcune persone non accettano di non essere sempre all’altezza e se non riescono a soddisfare le aspettative (proprie o altrui) tendono a cadere nell’ansia da prestazione.
- Trauma. Chi ha subito un trauma (incidente, aggressione, terremoto) può soffrire di attacchi di ansia associati a palpitazioni, sudorazione eccessiva, insonnia, paura di morire, brividi, nausea. Alcuni di questi sintomi potrebbero essere associati ad altri disturbi, per questo, non sempre è facile riconoscere un attacco di panico. Meglio rivolgersi ad un medico