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Come proteggere la mente: i sei fattori

Cosa bisogna fare per proteggere le capacità mentali? Ecco le ultime novità emerse

Cosa bisogna fare per proteggere le capacità mentali? Ecco le ultime novità emerse

In vista della Settimana Mondiale del cervello dal 12 al 18 marzo, L’Unione Europea sta mettendo a punto un piano settennale per la ricerca sull’efficienza mentale.
Dagli ultimi studi in materia,sport, dieta mediterranea e giochi di abilità mentale avrebbero benefici diretti sul cervello.

Ecco i sei fattori per proteggere la mente

  • Per proteggere la mente basterebbero trenta minuti al giorno di attività fisica o una passeggiata cinque volte a settimana. Si è scoperto che i benefici dello sport sulla mente sono diretti e non conseguenti a quelli sul sistema circolatorio.
     
  • Chi  segue una dieta mediterranea avrebbe una protezione maggiore per via degli antiossidanti contenuti in frutta e verdura, che, questo stile alimentare prevede in porzioni più abbondanti. Si otterrebbero più benefici con restrizioni dei prodotti animali, cibi industriali e zuccheri raffinati (ipocalorici).
     
  • Aiuterebbero a rimanere lucidi anche altri fattori come l’attività mentale. Sudoku, cruciverba e giochi di questo tipo sono consigliati per mantenere viva la mente. Inoltre, dalle ricerche è emerso che le attività lavorative intellettuali e l’alta scolarità sono utili per prevenire e quindi ritardare la demenza.
  • Per proteggere la mente un altro fattore importante è il sonno. Più che la quantità, quel che conta per preservare le capacità mentali è la qualità. Un sonno disturbato da problemi medici, fattori esterni (rumore) o da preoccupazioni, inciderebbe sulla capacità mnemonica, sull’attenzione e la concentrazione.
     
  • Si registrano meno casi di demenza in anziani che hanno una vita sociale più attiva o che svolgono attività che li portano a interagire con gli altri.
     
  • Lo stress  di breve durata (legato a problemi che trovano una soluzione) porterebbe dei benefici alla mente mentre lo stress cronico legato a questioni irrisolte o irrisolvibili come handicap, malattie, povertà, sarebbe il peggior tossico per il cervello

Fonte: LaRepubblica.it

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