Psiche
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Ecoansia, il profondo legame fra salute mentale e crisi climatica

Lungi dall’essere una sensazione irrazionale, questo disturbo può trasformarsi in una vera e propria patologia

Lungi dall’essere una sensazione irrazionale, questo disturbo può trasformarsi in una vera e propria patologia

Le notizie di eventi climatici catastrofici possono causare in noi reazioni negative, anche difficili da gestire e contenere. Ad esempio, nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2023 e il 31 gennaio 2024 la temperatura media globale ha superato di 1,52 gradi quella del periodo 1850-1900. Un dato che ha allarmato la comunità scientifica mondiale e che ha gettato l'opinione pubblica nella cosiddetta ecoansia

Cos'è l'ecoansia

Si definisce ecoansia la sensazione di disagio, preoccupazione e paura legata al pensiero di possibili disastri legati alla crisi climatica in atto, al riscaldamento globale e ai suoi effetti sull'ambiente (eventi climatici estremi, perdita di biodiversità, crisi idrica e così via) e sulle persone. 

Chiamata anche solastalgia, si manifesta attraverso un quadro psichico contraddistinto dalla presenza di ansia, attacchi di panico e sintomi depressivi. A soffrirne sono soprattutto le nuove generazioni (ma non solo) e si articola come un vero e proprio lutto ecologico: lo stress legato ai cambiamenti climatici è oggi, purtroppo, una realtà. 

I sintomi

Il quadro sintomatologico legato all'ecoansia è ben definito: oltre all'ansia e allo stress può anche comparire anche un vero e proprio sentimento luttuoso e di perdita rispetto a qualcosa che non esiste più (un pianeta in salute). Inoltre, lo stress causato dalle frequenti notizie negative legate ai cambiamenti climatici possono trasformarsi in una risposta deficitaria del sistema immunitario, aumentando la vulnerabilità agli effetti dell'inquinamento atmosferico sull'organismo e al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o autoimmuni. 

Ma il primo campanello d'allarme - come in tutti gli stati d'ansia - è dato dalle modifiche nel ciclo sonno-veglia. L'ecoansia può infatti favorire l'insorgere di angoscia cronica, capace di favorire disturbi del sonno e influire sulla salute fisica, mentale ed emotiva.

Ecoansia: cosa dice la scienza

Il più ampio studio condotto sull'ecoansia risale al 2021. Si tratta di una ricerca che ha finalmente fatto uscire dall'isolamento accademico l'ecoansia, un tempo definita come una forma d'ansia irrazionale, dandole il risalto che, purtroppo, merita, perché si alimenta di preoccupazioni e pensieri legittimi, suffragati da oltre 50 anni di studi

Inoltre, in uno studio del 2020 pubblicato su Science è stato dimostrato il legame tra l'ecoansia e le generazioni più giovani, che hanno maggiori probabilità di sperimentare sulla propria pelle gli effetti causati da eventi climatici estremi. Ciò ha portato gli scienziati a inserire l'ecoansia anche tra i disagi generazionali.

Come reagire all'ecoansia

Assistere (inermi) alle conseguenze del cambiamento climatico può gettare un'ombra sulla nostra idea di futuro, a cui si aggiungono comuni sensazioni di frustrazione e impotenza. È inevitabile chiedersi continuamente: cosa possiamo fare per arrestare i cambiamenti climatici o, per lo meno, limitarne gli effetti? Spesso a questa domanda ci sono poche e flebili risposte, persino inefficaci.

Per dare una risposta scientifica all’ecoansia alcuni ricercatori dell’università tedesca di Heidelberg hanno costruito una scala di valutazione diagnostica di questo disagio. In questo modo sarà possibile capire, in base alla gravità del disturbo, quando agire con una risposta medica. Nel corso della ricerca è emerso che solo un segmento ridotto del campione sviluppa sintomi patologici legati all'ecoansia. In più, molti degli intervistati hanno messo in evidenza una correlazione tra ecoansia e una maggiore propensione a comportamenti ecologisti da legare alla propria quotidianità. Ciò, in parte, riesce a mitigare gli effetti negativi dell'ecoansia

Ma il messaggio più importante che è possibile trarre dal fenomeno dell'ecoansia è che la salute umana è intrinsecamente connessa con quella del pianeta. Prendersi cura della Terra significa prendersi cura dell'intero genere umano.

Foto di apertura: Kampus su Freepik