A volte basta fermarsi un attimo per assaporare davvero il gusto della vita e dare senso alle nostre giornate.
A volte basta fermarsi un attimo per assaporare davvero il gusto della vita e dare senso alle nostre giornate.La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza.
(Lao Tzu)
La fretta è l’ingrediente principale che condisce tutte le nostre giornate. Mangiamo di fretta, parliamo di fretta, pensiamo di fretta. E vivendo così ci perdiamo tutto il gusto della vita. Questo mondo ci chiede di essere lesti, svegli, di portare a termine obiettivi e progetti in poco tempo e noi di conseguenza ci adattiamo alle richieste della società, altrimenti rimaniamo indietro e ci sembra di perdere tempo, denaro, vita.
Ma è davvero la vita che perdiamo?
Forse, pensandoci bene, rallentando un pochino riusciremo a conquistarcela questa vita e a perdere qualcos’altro che non ha nulla a che vedere con la gioia dell’esistenza: abbandonando la fretta possiamo fare spazio alla lentezza e a tutti i suoi meravigliosi benefici.
Come fare a vivere in modo più lento?
Non dobbiamo sforzarci di essere più lenti, dobbiamo solo imparare a scegliere come voler trascorrere il nostro tempo. Se traboccante di impegni e di faccende da sbrigare oppure se più libero e lontano da distrazioni. Spesso infatti, è il troppo che ci fa andare di fretta. Riuscire, quindi, ad abbandonare attività superficiali ed inutili è il primo passo verso una quotidianità più lenta. Saper dire no è il secondo e fondamentale passo verso una vita più libera.
Le nostre giornate hanno una durata limitata e spetta a noi riuscire a gestire il nostro tempo in modo salutare e adeguato, riempirle eccessivamente con attività e impegni ci costringe ad andare sempre di fretta. Cerchiamo di scegliere come vivere, di preferire una camminata all’auto quando possibile e di stare in natura spesso per imparare ad avere la pazienza degli alberi.
Internet veloce, treni ad alta velocità, piatti veloci. Gli alberi continuano a crescere con la lentezza di sempre
(Fabrizio Caramagna)
Ci hanno educato a riempire ogni spazio di tempo, ad essere veloci nel pensiero, persino nella creatività. E’ però nella lentezza, nella pazienza e nel vuoto che nascono le idee, le intuizioni, i cambiamenti. Ecco allora che comprendiamo l’importanza di una vita lenta: è necessaria per il nostro benessere e per quello del mondo. Riuscire a ritagliare dei tempi lenti nelle nostre giornate vuol dire prendersi cura di noi stessi e di chi abbiamo intorno, non vuol dire perdere tempo, bensì riconquistarlo per davvero!
Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice.
(Milan Kundera)
5 consigli per far entrare la lentezza nelle nostre vite
Ogni giorno cerchiamo di seminare la lentezza, di ricercarla, di farla entrare nella nostra quotidianità. Vi diamo 5 consigli per farla diventare una vostra compagna di viaggio!
1. La mattina appena svegli, prima di iniziare qualsiasi attività, formuliamo un intento per la giornata che sta per cominciare. E' un modo per dare avvio in modo consapevole alla nostra quotidianità. Può essere anche solo una frase, una preghiera da recitare, un desiderio.
2. Prendiamoci 5 minuti al giorno per respirare a occhi chiusi in modo profondo. E’ una tecnica semplice ma efficace per ritornare a noi stessi, per prendere fiato, per uscire dall’apnea della vita frenetica.
3. Ricordiamoci di ritornare a noi stessi spesso durante le nostre attività giornaliere. Mentre lavoriamo, mentre pensiamo, mentre siamo preoccupati ricordiamoci che ogni momento ci è maestro di vita e noi siamo qui proprio per afferrare la lezione da ciò che ci accade. Non facciamoci quindi travolgere dagli eventi!
4. Togliamo più distrazioni possibili per ritornare all’essenzialità. Proviamo ad individuarle nella nostra quotidianità ed eliminiamole dalle nostre vite!
5. La sera prima di addormentarsi proviamo ad iniziare l’abitudine di scrivere una frase sul nostro diario, posizioniamolo vicino al comodino e dedichiamo del tempo per fare un breve riepilogo della giornata con il pensiero. Riuscire a riassumere ciò che abbiamo vissuto con una parola o con una frase ci permette di cogliere l’essenza della giornata.
Guardo nello specchietto retrovisore: sempre la stessa macchina che non riesce a superarmi a causa del traffico in senso inverso. Accanto al guidatore è seduta una donna; perché l’uomo non le racconta qualcosa di divertente? Perché non le appoggia la mano sul ginocchio? Macché: l’uomo maledice l’automobilista davanti a lui perché va troppo piano, e neppure la donna pensa a toccarlo con la mano, mentalmente sta guidando anche lei, e anche lei mi maledice.
(Milan Kundera)