Tra i benefici di una disciplina orientale antichissima troviamo la riduzione di ansia e depressione. Molto di quanto ci circonda negli ultimi anni muove le nostre emozioni più dolorose e dallo yoga, forse, potremmo trarre una soluzione a molti più mali del mondo di quanti immaginiamo.
Tra i benefici di una disciplina orientale antichissima troviamo la riduzione di ansia e depressione. Molto di quanto ci circonda negli ultimi anni muove le nostre emozioni più dolorose e dallo yoga, forse, potremmo trarre una soluzione a molti più mali del mondo di quanti immaginiamo.Yoga è tregua. Interiore e con gli altri. Potrebbe funzionare in questo mondo senza pace? Sì, secondo più pulpiti.
Non se ne esce da una pandemia da Covid 19 che ha esacerbato una sofferenza psicologica senza precedenti. La Pandemic fatigue, o stress da Covid, è di fatto un disagio per cui già dall’ottobre 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità cercava soluzioni. In Italia sono state adottate misure per avvicinare la popolazione a prendersi cura della propria salute mentale anche con incentivi come il Bonus psicologo, volti a sostenere percorsi per riprendere in mano la propria vita travolta da perdite, restrizioni, incertezze e isolamento nelle sue inedite forme.
Lo sgomento, ancora, accompagna ciascuno di noi di fronte a una guerra in Europa irragionevole (ma quale conflitto, del resto, lo è?), per le sue dinamiche anacronistiche e per le implicazioni canaglie sulla stabilità delle società tutte, dentro e fuori i contorni bellici maliziosamente delineati. Il mondo, là fuori, fa ancora troppa paura.
Perché parlare di yoga e pace
A farlo sono le Nazioni unite che hanno adottato questo tema per l’edizione 2022, Yoga for Humanity, lo yoga per restare umani, sarebbe così bello tradurre. “Le persone in tutto il mondo hanno abbracciato lo yoga per coltivare la salute, combattere l’invecchiamento e l'isolamento sociale, così come la depressione esplosa durante la pandemia ed è particolarmente utile per placare paure e ansie – si legge nelle motivazioni che spiegano l’edizione 2022 –. La pandemia ha anche messo in luce diverse vulnerabilità chiave dei modelli economici e di sviluppo dei paesi di tutto il mondo. La prosperità futura richiede che gli Stati membri ricostruiscano un progetto diverso per la società. Lo yoga trova essenza nell’equilibrio, non soltanto nel corpo o nella relazione mente-corpo, ma anche nelle relazioni umane e col pianeta in cui viviamo”. Lo yoga esige di vivere consapevolmente e il riferimento ai conflitti nel mondo è puramente sottinteso.
Yoga e salute mentale
L’evidenza apportata dalla millenaria esperienza orientale che riconosce senza dubbi allo yoga una vocazione curativa e preventiva per il benessere dell’individuo si accompagna alle più recenti attenzioni della comunità scientifica mondiali e, infine, politiche a suggellare perché lo yoga ci possa rendere persone migliori. Nel 2016 l’Unesco ha dichiarato lo yoga patrimonio immateriale dell’umanità e le ricerche abbondano nella misurazione quantitativa e qualitativa di questa verità.
Harward College descrive con linguaggio accessibile quali sono i benefici per la nostra mente della pratica costante: “L’enfasi su respirazione e meditazione – si legge dal portale dell’università medica inglese – facilitano il recupero della calma e il ri-centramento mentale con sensibili effetti su ansia e depressione”.
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Non vi è specifica distinzione tra le diverse tipologie di yoga: “tutto l'esercizio può migliorare il tono dell’umore aumentando i livelli del neurotrasmettitore GABA, abbassando i livelli degli ormoni dello stress, aumentando la produzione di endorfine e portando più sangue ossigenato al cervello”.
Quando si parla di ansia e di depressione come disturbi della sfera psichica non dobbiamo però prendere sottogamba quelle che sono le cure prioritarie, ossia farmacologiche e di tipo psicologico, psicoterapeutico o psichiatrico. Lo yoga deve essere visto come terapia complementare, coadiuvante a un percorso condiviso con uno specialista della salute mentale”.
Yoga, salute mentale ed età
Facile dire yoga… Non siamo ancora abituati a pensarlo come disciplina per tutti, tantomeno per uomini. L’immaginario (e una certa speculazione commerciale soprattutto in Occidente) inoltre, ci porta subito a visualizzare giovani ragazze snodate mantenere posizioni innaturali inaccessibili ai più, soprattutto se si è in avanti con l’età. Niente di più fuorviante. Ancora una volta gli studi ci vengono in supporto. Su Aging and Mental Health è stato esaminato l'effetto di una varietà di tecniche di rilassamento sulla depressione e sull'ansia negli anziani, sia in salute fisica, che in condizioni di patologie croniche con effetti sulla sfera mentale. In diverse indagini si è andati oltre allo yoga coinvolgendo altre discipline come massoterapia, rilassamento muscolare progressivo, ascolto di musica. Sebbene tutte le tecniche fornissero qualche beneficio, lo yoga e la musica sarebbero risultate le più efficaci per ridurre i sintomi di depressione e ansia. E lo yoga, infine, sembrava fornire l'effetto più duraturo.
Lo yoga, antidoto al dolore della guerra?
Numerosi altri studi hanno confermato che lo yoga sia in grado di intervenire positivamente sui sintomi legati al disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Non può essere, anche in questo caso, considerato come percorso terapeutico a sé, ma come trattamento aggiuntivo in grado di favorire la riduzione di ricordi intrusivi e opprimenti e, al contempo, aiutare a placare l'eccitazione emotiva collegata a queste immagini mentali contribuendo ad attivare una respirazione più calma e stabile. La respirazione profonda e lenta stimola l’attività del sistema nervoso parasimpatico, in grado di riportare il battito cardiaco a ritmi regolari e di ristabilire un senso di riposo e pace. Un supporto fondamentale che potrebbe essere messo a disposizione di quanti stanno cercando di rifuggire, anche mentalmente, dagli orrori di tutte le guerre.
Dallo yoga non mancano, infine, conferme sui benefici neurologici: il cervello trova giovamento da questa antichissima pratica in quanto lo yoga aiuta le cellule cerebrali a sviluppare nuove connessioni con miglioramento specifico su memoria, apprendimento e concentrazione e consapevolezza a beneficio di un aumento della materia grigia. Con questa intenzione, non trovate utile anche voi suggerire qualche sessione di asana ai leader delle stanze dei bottoni?
Intanto, confidiamo nella non violenza.