Medicina olistica: 5 domande per 5 risposte

Si fa presto a dire medicina olistica. Ma rispondere alla domanda “Cos'è la medicina olistica?” è allo stesso tempo semplice e difficile. Innanzitutto, la scienza olistica è un paradigma interpretativo che concepisce la realtà come il prodotto di una reciproca e complessa interazione fra le sue parti. Ha origini antichissime, ben più della medicina tradizionale, rispetto alla quale ha un approccio completamente diverso. E anche scopi differenti, si badi bene. Ecco 5 risposte a 5 domande sulla medicina olistica, per riuscire a capirla meglio.

1. Cosa significa olismo?

Partiamo dalle basi. Il termine olismo è stato coniato dal politico, intellettuale e filosofo sudafricano Jan Smuts, che nel 1926 pubblicò il volume Holism and Evolution. Ma se parliamo del concetto di olismo, formalmente teorizzato da Baruch Spinoza e prima di lui da Giordano Bruno, si poteva ritrovare anche in concezioni filosofiche precedenti: Platone, Aristotele, Plotino. A loro volta, queste figure si rifacevano a concetti presenti in filosofie orientali ben più antiche. Torniamo però a Smuts: il termine olismo nasce dal greco όλος, olos, che sta per “totalità”, “intero”. Secondo l’olismo, le proprietà di un sistema non sono date dalla somma dei singoli componenti, in quanto il tutto è più della somma delle parti di cui è composto.

2. Cosa è la medicina olistica?

Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico: ogni essere vivente va considerato sempre come una complessa unità-totalità, non riducibile a un semplice assemblaggio delle sue parti. La corrente di pensiero dell’olismo è stata articolata in diverse discipline. Una di esse è la medicina, metodo di cura della persona che mette sullo stesso piano gli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali. Nella medicina olistica, la ricerca della salute è orientata alla persona e non alla malattia, allo squilibrio psico-fisico che ha generato una disfunzione e non al sintomo della patologia, al sistema nella sua interezza e non al singolo organo.

3. Quali sono i trattamenti olistici?

Secondo la medicina olistica, la salute è qualcosa di globale, che deriva da corpo, mente, ambiente e società, in cui fattori biologici, psicologici e sociali sono interconnessi. In ogni evento patologico, anche di natura traumatica, è ad esempio presente una componente psicogena. Esistono tantissime terapie olistiche e ognuna ha regole proprie. Rientrano tra i trattamenti olistici omeopatia, omotossicologia, medicina tradizionale cinese, ayurveda, osteopatia, shiatsu, agopuntura, fitoterapia,  cromoterapia. Se l’elenco non è infinito, poco ci manca.

4. Cosa è un centro olistico?

Sono diversi in Italia gli ambulatori che propongono un approccio globale alla salute psico-fisica della persona, come il centro di medicina olistica Santagostino, dove vengono curati problemi di natura psicosomatica, eventi traumatici e post-traumatici. In linea generale, uno studio olistico è un ambiente dove si applicano terapie olistiche o si commerciano prodotti naturali connessi alla filosofia olistica.  La maggior parte delle persone che si rivolgono alla medicina olistica hanno obiettivi comuni: ritrovare il benessere fisico e la calma mentale, che sono interconnessi.

5. Chi è l’operatore olistico?

L’operatore olistico è la figura professionale presente in questi centri, in grado di ridare equilibrio di corpo e mente agli individui. Funge da supporto alla medicina tradizionale e la implementa con terapie benefiche, operando con la parte sana delle persone “malate”, aiutandole a ritrovare l'armonia psicofisica attraverso l'uso di tecniche alternative. Il percorso per formarsi come operatore del benessere può ormai contare in Italia su una significativa proposta di corsi pluriennali, che spazia tra le varie discipline.

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