Nutrire la nostra mente con pensieri sani e arricchenti: cos'è la dieta mentale e perché fa bene alla nostra pische.
Nutrire la nostra mente con pensieri sani e arricchenti: cos'è la dieta mentale e perché fa bene alla nostra pische.Prestiamo solitamente molta attenzione al nostro corpo ma poco o nulla alla nostra mente. Quando vogliamo depurarci fisicamente scegliamo con cura i cibi da assumere e quelli da evitare, e così dovremmo agire anche per purificare e rigenerare la nostra parte mentale, che si nutre delle nostre scelte, di pensieri, di situazioni, di ragionamenti.
Se riuscire a mangiare cibi leggeri è un’azione che abbiamo intrapreso tutti nella vita, anche se con difficoltà e fatica, decidere di dedicarsi a pensieri leggeri non è cosa semplice, soprattutto in questo delicato e faticoso momento storico.
Eppure proprio ora siamo chiamati ad intraprendere una vera e propria “dieta mentale”.
Cosa s’intende per dieta mentale
Abbiamo la convinzione che la nostra mente non ha bisogno di alcuna selezione, che può masticare e digerire tutto ciò che le arriva. In realtà la mente può essere pensata proprio come il nostro corpo: per poter funzionare bene ha bisogno di un determinato cibo mentale sano, utile e arricchente alla sua crescita.
Decidere quindi per una “dieta mentale” vuol dire fare i conti con quei pensieri che ci disturbano, che ci distraggono, che ci portano a compiere sempre le stesse azioni ripetute, automatiche, rigide e spesso ormai da mutare. Significa essere ben presenti a se stessi, ascoltare il chiacchiericcio del pensiero invece di tramutarlo in azione in modo automatico, vuol dire prendere le redini della propria vita e iniziare a vivere davvero. Aprire la mente è aprire il cuore, aprirsi a nuovi e diversi alimenti di pensieri, di situazioni, di relazioni.
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.
(Albert Einstein)
Come eliminare i pensieri pesanti
I pensieri, come gli alimenti, se sono pesanti fanno emergere spossatezza, difficoltà a digerire situazioni, disattenzione, scarsa energia. Ecco perché diviene fondamentale compiere questo grande cambiamento interiore e divenire i costruttori del nostro pensiero e non gli esecutori passivi della nostra mente.
Il primo passo verso questa nuova consapevolezza consiste nel saper individuare i pensieri pesanti e saperli distinguere da quelli leggeri, intendendo quest’ultimi non pensieri frivoli o superficiali ma fluidi e costruttivi. Per compiere questo primo passo è doveroso divenire osservatori della nostra mente e stare ad ascoltare ogni pensiero che ci viene a trovare per poi chiedere a noi stessi se quel ragionamento, quell’idea, quell’intuizione è per noi costruttiva o distruttiva, se è mossa dalla paura o dall’amore, se ci fa perdere tempo prezioso o ce lo fa guadagnare. E agire di conseguenza, bloccando sul nascere quel pensiero ostacolante.
Cosi facendo la nostra mente in automatico creerà una sorta di selezione dei pensieri dove potranno entrare solo alimenti mentali sani e arricchenti: un po’ come il nostro corpo quando si abitua a cibi salutari e non riesce più a digerire (e a volte anche a ingerire) cibo spazzatura.
L’inizio di questo percorso non è semplice: è impegnativo e molto faticoso perché dobbiamo continuamente richiamarci a noi stessi, dobbiamo destare la nostra attenzione, risvegliare la nostra consapevolezza. Ma dopo un periodo di allenamento tutto diviene più semplice, senza sforzo e naturale.
Non permetterò a nessuno di passeggiare nella mia mente con i piedi sporchi.
(Mahatma Gandhi)
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I benefici di una dieta mentale
Mettersi a dieta dal punto di vista della mente presenta numerosi benefici. Permette:
- Una maggiore concentrazione e focalizzazione sulle tematiche a noi più care
- Una chiarezza interiore più presente ogni giorno
- La nascita di idee e intuizioni nuove
- Un benessere diffuso perché siamo più rilassati
- Un ascolto interiore autentico non disturbato dal rumore altrui
Riuscire a mettere in pratica, anche solo per pochi minuti al giorno, questa dieta speciale ci alleggerisce la vita, rendendola più naturale e vera. E ci permette di ascoltare finalmente la voce più importante, quella del nostro cuore.
La mia mente e il mio cuore: a volte due mani giunte in una identica preghiera e in una identica direzione di luce, altre volte due polsi estranei che si vogliono liberare l’uno dalla stretta dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)
Elena Bernabè