Ha lasciato all'intera umanità il suo pensiero rivoluzionario di disobbedienza civile e nonviolenza, oltre a un bagaglio spirituale di cui possiamo e dobbiamo fare tesoro.
Ha lasciato all'intera umanità il suo pensiero rivoluzionario di disobbedienza civile e nonviolenza, oltre a un bagaglio spirituale di cui possiamo e dobbiamo fare tesoro.Mohandas Karamchand Gandhi (1869 –1948) è stato un politico e filosofo di grande influenza in India e nel mondo, conosciuto anche col nome di “Mahatma” (dal sanscrito महात्मा, “Grande Anima”, “venerabile”) è diventato il simbolo della lotta pacifista, a tal punto che la commemorazione della sua nascita, avvenuta il 2 ottobre, è stata dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dalle Nazioni Unite.
Mahatma Gandhi ha ispirato altre grandi figure della nostra epoca come Martin Luther King e Nel-son Mandela nella lotta per i diritti civili e contro il razzismo, al quale lui fu confrontato personal-mente quando lavorava come avvocato in Sudafrica. Secondo la sua biografia, furono proprio alcuni episodi di disuguaglianza, subiti per le sue origini straniere, a spingerlo verso l’attivismo. Da allora, Gandhi lasciò in eredità all’umanità intera il suo pensiero di rivoluzione legato alla disobbedienza civile e alla nonviolenza, oltre che un tesoro spirituale che traspare dalla saggezza delle sue parole.
I 5 aforismi più “ispirazionali” di Gandhi
Gli aforismi di Gandhi sono numerosi ma eccone 5 che potranno accompagnarti nella tua vita quotidiana e aiutarti a vivere una vita più significativa e appagante.
1. Credi nei tuoi sogni
“Finché porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita.”
Sembra un cliché? Solo se pensi che i sogni del cuore debbano ammuffire nel cassetto; ma se vuoi farli diventare realtà il discorso cambia. Il Mahatma Gandhi era mosso da un sogno che lo portò a superare molte sfide (imprigionamento, sciopero della fame, ecc.), a portare avanti una vera e propria rivoluzione basata sul sogno che lui cercò di realizzare per tutta la sua vita: la satyagraha (“resistenza passiva” o più letteralmente “insistenza per la verità”), ovvero la disobbedienza civile nonviolenta che permise all’India, allora colonia inglese, di riconquistare la propria indipendenza.
Gandhi dimostrò con il suo esempio la forza e il potere dei sogni che possiamo custodire nel cuore e quanto essi possono rendere la nostra vita degna di essere vissuta. Oltre a questo, indicò la via maestra per calare i sogni nella materia, per farli diventare realtà...
2. I tuoi pensieri diventano il tuo destino
“Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino.”
Non è un consiglio, è una mappa perché il pensiero, l’idea mossa con forza di volontà, condiziona il nostro modo di agire nel mondo. Ma attenzione, quando si parla di pensieri positivi occorre ricordare che si tratta di un positività realistica e non di una forzatura che fa eco ad alcune nostre insicurezze, paure: non è un alibi per fuggire dal mondo. Il vero pensiero positivo è una scelta concreta, ancorata nel mondo e allineata al tuo sentire, al tuo essere.
→ Leggi anche: “Io non penso positivo”, il libro che fa esaudire i desideri grazie agli ostacoli
3. Abbi fiducia nell’umanità
“Non devi perdere fiducia nell'umanità. L'umanità è un oceano; se poche gocce dell'oceano sono sporche, l'oceano non diventa sporco.”
Forse sarà capitato anche a te di ricevere alcune critiche o giudizi che hanno avuto il potere di cancellare come per magia tutti gli apprezzamenti che avevi potuto ricevere fino ad allora oppure di arrenderti di fronte alle malefatte di cui sentiamo parlare ai tg tutti i giorni e perdere la fiducia nell’umanità.
Il motivo? La nostra mente è strana: è capace di focalizzare la nostra attenzione su un puntino nero e farci dimenticare il foglio bianco tutto attorno e cosìci fossilizziamo su ciò che ci disturba invece che su ciò che ci fa stare bene. Forse dovremmo ricordarci di quel foglio bianco e di tutte quelle persone che agiscono ogni giorno per il bene comune. Ci aiuterebbe di certo a guardare il mondo in maniera diversa e a capire che, forse sì, l’essere umano può davvero fare la differenza e costruire un po’ alla volta un mondo migliore. E anche noi, attraverso le piccole cose, possiamo dare il nostro contributo.
4. L’importanza delle piccole cose
“Non importa quanto insignificante possa essere la cosa che dovete fare: fatela meglio che potete, prestatele tutta l'attenzione che prestereste alla cosa che giudicate più importante; infatti sarete giudicati da queste piccole cose.”
La nostra vita è un susseguirsi di piccole azioni quotidiane ma svolgerle con cura significa abitare il momento nel quale si svolgono, concentrarsi in quel frammento di vita che, azione dopo azione, diventa veramente significativo perché lo si vive a fondo.
Cos’è la vita se non un viaggio che percorriamo senza scorgerne la bellezza perché siamo troppo fo-calizzati sulla destinazione? Quanto di noi, dei nostri sogni, delle nostre capacità mai sviluppate a pieno perdiamo per strada in questo modo? Ha forse importanza solo cosa facciamo e non il come? Non sembra essere stato di questa opinione Gandhi che invitava a svolgere le azioni più anodine con la massima cura ed attenzione.
5. Fai un regalo al mondo
“Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là do-ve regna la notte. Scopri una sorgente, fa’ bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto. Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Sco-pri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza e vivi nella sua luce. Prendi la bontà e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.”
Pensiamo erroneamente che la ricchezza si misuri in banconote ma in realtà è ricco colui che possie-de ciò che agli altri manca in quanto il prezzo si misura sul principio di scarsità: più una cosa è rara, più è desiderata e più costa. Tutta la nostra società si basa su questo principio. Ma l’esperienza umana non si limita al possesso di oggetti o beni.
Noi possiamo essere ricchi di esperienza preziose, e la bellezza della condivisione di questo tipo di ricchezza è che non impoverisce chi la condivide. Anzi, arricchisce allo stesso tempo chi dà e chi ri-ceve!
È possibile cambiare il paradigma con piccole azioni di quotidiana gentilezza perché questo mondo che ci sembra amorfo, senza viso né definizione, è fatto di noi, delle nostre speranze e delle nostre mancanze, ma anche delle nostre forze e di tutti quei piccoli miracoli che possiamo portare nella vita delle persone che vivono attorno a noi, attraverso la semplice condivisione di ciò di cui ci sentiamo ricchi: sorrisi, abbracci, storie da raccontare, lezioni apprese, esperienze.
Ognuno di noi ha la sua particolare ricchezza da condividere. Dobbiamo solo capire qual è.
Sandra Saporito
Foto apertura: ajithclicks -123.rf