Alcuni studi hanno messo in evidenza che dopo i 30 anni le connessioni sociali si riducono. Perché? Facciamo il punto.
Alcuni studi hanno messo in evidenza che dopo i 30 anni le connessioni sociali si riducono. Perché? Facciamo il punto.«Non esiste nulla che renda il mondo tanto spazioso come avere amici molto distanti; sono loro che formano le latitudini e le longitudini». Le parole sull'amicizia del filosofo Henry David Thoreau danno subito un'idea di quanto sia centrale questo tipo di relazione per gli esseri umani. Siamo animali sociali e viviamo relazionandoci con gli altri sin dalla nascita. Ma, col passare del tempo, qualcosa cambia. Si passa dalle enormi comitive, costruite velocemente grazie alla scuola e agli hobby, alla difficoltà di trovare qualcuno con cui andare al cinema. Secondo alcuni studi dopo i 30 anni la situazione peggiora: farsi nuovi amici diventa sempre più difficile. E per le donne sembra sia anche peggio.
Cos'è l'amicizia
Iniziamo col chiederci: cos'è l'amicizia? Secondo il vocabolario Treccani è un "vivo e scambievole affetto tra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima". Secondo il sociologo e ricercatore dell'’Open University of Catalonia (UOC) Francesc Núñez, «l’amicizia è un accordo tra pari, vi è uno sforzo alla base fatto di volontà, pazienza e compromessi».
Insomma, non proprio una passeggiata. Spesso l'amicizia ci sembra anche più impegnativa dell'amore. I rapporti sono liberi. Si sta insieme per il puro piacere di incontrarsi. Ma come si fa a scoprire nuove persone con cui coltivare questo piacere?
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Le cause di questa difficoltà
«Crescere significa specializzarsi, - spiega Núñez -. Quando sei adulto ti senti unico, ci sono meno persone che ti piacciono. Sei una persona più definita e quindi i criteri di selezione sono più determinati». Cambia anche l'importanza che diamo all'amicizia. Se nell'adolescenza e nella prima giovinezza gli amici sono il punto di riferimento per accettarsi e prendere il proprio posto nel mondo, tra i 30 e i 40 anni le cose cambiano. Il che non significa che gli amici non sono più necessari, ma non sono più centrali nella definizione dell'identità personale.
Le differenze tra uomini e donne
Mentre gli uomini tendono a restare più attaccati agli amici, lo stesso non si può dire per le donne. La ragione? Le energie necessarie a mantenere le amicizie che rispondano più fedelmente all'ideale che si ha in mente. Per questo, si tende a scartare - con vere e proprie operazioni di ghosting - le amiche meno adatte all'ideale.
Poi ci sono anche le responsabilità. A volte, famiglia e figli risucchiano tutte le energie delle donne. Coltivare amicizie, specie se nuove, richiede fatica, impegno, presenza. Conciliare il tutto con lavoro, figli e famiglia, anche con un compagno collaborativo può essere difficile.
La condizione peggiore si verifica quando la donna è alla fine di un rapporto sentimentale. Si esce da una convivenza o da un matrimonio senza forze, avendo dato tutto per salvare la relazione. A quel punto si è fuori da tutto: giri di amici single, associazioni, corsi, sinergie di qualunque tipo che non siano quelle lavorative. Ma soprattutto, non si ha voglia di far nulla. Ritrovare le forze e il sorriso per gettarsi di nuovo nel mondo è il primo passo. Bisogna ricominciare tutto da capo e non è affatto facile.
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Creare le occasioni
Superati i 30 anni sembra quindi che le occasioni per farsi nuovi amici siano sempre meno. Quando si è giovani, si frequentano tanti ambienti diversi. Le occasioni di conoscere gente nuova si moltiplicano. Quando si raggiungono i 30 anni a volte è difficile persino alzarsi dal divano.
E invece bisogna buttarsi, entrare in nuovi gruppi, scoprire nuovi hobby e, perché no, farsi dare un aiutino dalla tecnologia esistente. Scegliete gli eventi che vi interessano e non abbiate paura di andarci da sole: la compagnia la troverete sul posto. I viaggi di gruppo organizzati sono un'altra, ottima strategia per visitare posti nuovi e conoscere persone.
Insomma, se le occasioni non ci sono, bisogna crearle. All'inizio non sarà facile ma, una volta innescato un circolo di energia positiva, sorrisi e attività, diventerà un gioco da ragazzi.
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