Il disturbo bipolare comporta forti sbalzi d’umore e il passaggio da uno stato di grande euforia ad uno di profonda depressione. Ecco come riconoscerlo e curarlo.
Il disturbo bipolare comporta forti sbalzi d’umore e il passaggio da uno stato di grande euforia ad uno di profonda depressione. Ecco come riconoscerlo e curarlo.Cosa hanno in comune Demi Lovato, ultima star della Disney, Sting, Robbie Williams, Ben Stiller, Mel Gibson, Francis Ford Coppola, Kurt Cobain, Jimi Hendrix ed Ernest Heminguaw? Sono tutti personaggi famosi, attori, cantanti e scrittori che soffrono o hanno sofferto di disturbo bipolare. Il disturbo bipolare o sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo psichiatrico che ha a che fare con la depressione. Non si tratta di semplici sbalzi di umore, come può capitare spesso nella vita, ma di un serio disturbo che comporta fortissimi sbalzi d’umore.
Si passa da un’esaltante stato di euforia maniacale, ad una profonda depressione.
Per il disturbo bipolare si è parlato spesso anche come di un disturbo legato all’umore che si differenzia sia dalla depressione grave che dal disturbo distimico. Mentre nel primo caso si hanno i sintomi classici di una depressione profonda( inappetenza, irritabilità, perdita della gioia di vivre e dell’interesse per ogni cosa, chiusura in sé stessi), nel secondo caso l’umore tende ad essere depresso per la maggior parte del tempo.
Il disturbo bipolare, però, va riconosciuto come tale e non va confuso con la personalità di una persona.
Ci sono persone, infatti, definite “lunatiche” che cambiano spesso umore: questo non significa che soffrano del disturbo bipolare. Del disturbo bipolare fa parte anche il disturbo ciclotimico, con la presenza di un umore stabile per un tempo più lungo anche di uno, due mesi e una ricaduta in un forte stato depressivo. La causa potrebbe essere un’alterazione dei neurotrasmettitori, sostanze chimiche cerebrali, di matrice spesso ereditaria. Secondo le ultime scoperte scientifiche, sarebbero lo stress e alcuni eventi negativi o tragici a innescare il “detonatore” del disturbo.
La cura è legata in primis al giusto riconoscimento del disturbo e alla diagnosi: disturbo bipolare di tipo I, di tipo II, ciclotimia, oppure semplici sbalzi d’umore, depressione oppure altre forme di depressione legate all’ansia? Questo è il primo passo. In seguito, la cosa migliore sarebbe affidarsi alla psicoterapia. Occorre stabilire un rapporto di fiducia con il proprio medico e stabilirne la durata, per avere risultati positivi. Anche la terapia psicologica breve viene seguita con successo in molti casi, con un approccio emotivocognitivo. Questa terapia mira a scardinare eventuali disfunzioni psicologiche che si ripetono nel tempo, lavorando in maniera particolare sui sintomi.