Se è vero che un po’ d’ansia può proteggerci dalle insidie esterne, occorre tenerla sotto controllo per non cadere in disturbi devastanti. Ecco come curarla.
Se è vero che un po’ d’ansia può proteggerci dalle insidie esterne, occorre tenerla sotto controllo per non cadere in disturbi devastanti. Ecco come curarla.Molti studi hanno dimostrato che l’ansia è un’emozione spesso necessaria per la salvaguardia dell’individuo da pericoli esterni. L’ansia sarebbe, in pratica, uno stimolo o un’emozione che ha un valore protettivo verso ciò che di pericoloso esiste in natura( anche in quella umana). Salvo che, un’ansia eccessiva, può dare luogo ad attacchi di panico vero e proprio diventare causa di disturbi molto più gravi e portare all’insonnia, alla depressione, a stress profondo, a disturbi legati al sesso e a dolori diffusi di varia natura.
Se da un lato l’ansia è un sistema di difesa del nostro organismo che serve ad stimolare circuiti di difesa precisi, da un lato va tenuta sotto controllo.
Ma come si fa a riconoscere l’ansia fuori controllo? In primis, ce ne accorgiamo se tutte le normali operazioni legate alla quotidianità sono in qualche modo alterate. La difficoltà a intraprendere normalissime azioni con la giusta calma ( guidare, lavorare, pulire la casa, fare la spesa, relazionarsi agli altri) è già un buon campanello d’allarme. Se la nostra ansia crea conflitti con le persone con cui di solito interagiamo( compagno, figli, partner di lavoro, amici) il problema comincia a farsi serio. Se poi, accanto alla paura continua che succeda qualcosa, che può scaturire in vero e proprio panico, si associa difficoltà a prendere sonno, mal di testa, dolori allo stomaco, depressione e profonda insoddisfazione, occorre cominciare pensare ad una terapia. Le cure più diffuse sono quella farmacologia( da cominciare sotto stretto controllo e consiglio medico) a base di antidepressivi di ultima generazione. Questi nuovi farmaci hanno meno effetti collaterali e dovrebbero essere presi soltanto in casi veramente gravi. In ogni caso, questo tipo di terapia dovrebbe essere coadiuvata dalla psicoterapia. La psicoterapia dovrebbe aiutare a correggere nel paziente certe alterazioni della percezione( il modo con cui viene percepita la realtà), lavorando a livello cognitivo. La buona riuscita della terapia dipende dal tempo e soprattutto dall’esperienza del terapeuta. Un altro approccio terapeutico è quello della terapia di coppia o familiare, che prevede una terapia mirata al contesto di persone che circondano il paziente, per capire se l’origine dell’ansia sia collegata anche al sistema di relazioni( in base anche a quello che il paziente riporta in una prima seduta dal terapeuta). A questo scopo, nel mese di maggio l’ Alpa (Associazione liberi dal panico e dall’Ansia) promuove una serie di incontri e colloqui gratuiti in tutta Italia per informare e fornire una prima consulenza sul disturbo da ansia e da panico.