Cura
Cura

Vene varicose: cause, sintomi e cura

Le vene varicose sono un problema molto comune, soprattutto per le donne. Nella stragrande maggioranza dei casi non portano complicanze, ma possono comunque rivelarsi fastidiose, oltre che antiestetiche. Ecco i nostri consigli per trovare sollievo.

Le vene varicose sono un problema molto comune, soprattutto per le donne. Nella stragrande maggioranza dei casi non portano complicanze, ma possono comunque rivelarsi fastidiose, oltre che antiestetiche. Ecco i nostri consigli per trovare sollievo.

Sono uno spauracchio soprattutto per le donne, a causa del loro aspetto antiestetico e dei piccoli e grandi disturbi che possono portare con sé. Ma nella maggior parte dei casi si rivelano del tutto inoffensive, a patto che vengano curate a dovere. Stiamo parlando delle vene varicose: scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono i trattamenti più efficaci.

Cosa sono le vene varicose 

Le vene varicose sono vene superficiali eccessivamente dilatate, gonfie e ingrossate. Compaiono soprattutto su gambe e piedi e di solito si notano a occhio nudo perché assumono un colore violaceo o bluastro e un andamento tortuoso. Possono essere completamente asintomatiche oppure comportare un fastidio più o meno intenso; soltanto in una ridotta minoranza dei casi vanno operate chirurgicamente. 

Quali sono le cause 

Non è mai stata identificata con certezza la vera e propria causa scatenante delle vene varicose. I medici tendono a pensare che alla base ci sia una debolezza delle pareti delle vene più superficiali, che le rende meno elastiche e le porta a stirarsi, danneggiando le valvole che – al loro interno – si aprono per far scorrere il sangue e si chiudono per evitare che torni indietro. Di conseguenza, il sangue può accumularsi nelle vene e farle ingrossare.

Quel che è certo è che le vene varicose sono molto più comuni nelle donne, probabilmente per motivi ormonali; questo spiegherebbe anche il motivo per cui spesso insorgano in gravidanza o in menopausa, quando la produzione di estrogeni va incontro a variazioni significative. Le vene varicose possono essere anche conseguenza dell’obesità, oppure di un lavoro che costringe a trascorrere molte ore consecutive in piedi in un ambiente riscaldato, dove i vasi sanguigni tendono a dilatarsi. Sembra che alla base ci sia anche una predisposizione genetica.

Segni e sintomi

Il primo sintomo evidente delle vene varicose sta proprio nell’aspetto dei vasi sanguigni più superficiali delle gambe e dei piedi. Con il passare del tempo, infatti, si ingrossano e diventano più evidenti, perché si attorcigliano e prendono una tinta bluastra o violacea. Di solito nella zona si percepisce un senso di calore, accompagnato da prurito: soprattutto quando si asseconda lo stimolo a grattarsi, la pelle si irrita e dà ancora più fastidio. Capita spesso che caviglie e piedi si gonfino e che le gambe siano dolenti o colte da crampi muscolari, disturbando il sonno notturno. Le varici possono anche rompersi provocando emorragie: di solito questo non comporta conseguenze di rilievo, fatta eccezione per un grosso spavento.

Quando è il caso di contattare il medico

La premessa è che, quando si nota qualche cambiamento visibile nel proprio organismo, una telefonata al medico di base è sempre una scelta saggia: soprattutto se le vene varicose, oltre ad apparire più visibili e assumere il caratteristico colore blu-viola, provocano dolore o indolenzimento alle gambe, oppure se la pelle appare visibilmente irritata. Sarà poi il medico di famiglia a decidere se valga la pena di consultare un flebologo. Soltanto in una ridotta minoranza dei casi (si parla dell’1% dei maschi e del 2% delle femmine) si rende necessario un intervento chirurgico.

Come avviene la diagnosi 

Nei casi più semplici a eseguire la diagnosi di vene varicose è il medico di base, osservando l’aspetto delle gambe quando il paziente è in piedi. Per valutare in modo più approfondito la situazione, può prescrivere anche un ecocolordoppler: si tratta di un’ecografia alle gambe non invasiva né dolorosa, che viene eseguita semplicemente facendo sdraiare la persona sul lettino, spalmando un apposito gel e facendo scorrere la sonda sulle gambe. Il tutto richiede pochi minuti e non necessita di nessuna preparazione particolare.

Possibili complicazioni

Come già ricordato, spesso le vene varicose sono né più né meno che un inestetismo privo di conseguenze. Vanno tuttavia tenute sotto controllo perché c’è la possibilità che provochino alcune complicanze:

  • Dermatite, che si manifesta come un’area marrone sulla gamba oppure come un’eruzione cutanea rossa e pruriginosa che tende a desquamarsi.
  • Insufficienza venosa cronica, cioè la condizione per cui il sangue ristagna negli arti. Questo può provocare la formazione di ulcere venose nella zona delle caviglie, accompagnate da edema (gonfiore).
  • Trombosi venosa superficiale, cioè la formazione di coaguli nelle vene sottocutanee: la pelle diventa rossa, gonfia e dolorosa.
  • Flebite, il termine con cui i medici indicano l’infiammazione delle vene. Di solito è dolorosa e comporta un certo indolenzimento alla gamba, ma tende a risolversi spontaneamente.

Cura delle vene varicose 

Per alcuni le vene varicose sono solo un problema estetico, altre volte comportano un dolore che peggiora la qualità della vita. Non esiste una cura definitiva per evitare che si formino, ma la buona notizia è che ci sono parecchi metodi per ridurre in modo significativo i sintomi.

Come trovare sollievo 

Molte persone con le vene varicose fanno fatica a riposare a causa delle gambe gonfie, intorpidite e soggette a crampi frequenti. Per lenire questi fastidi è una buona idea tenere i piedi leggermente sollevati quando si è sdraiati a letto o sul divano; meglio ancora se si sceglie un cuscino studiato ad hoc per queste esigenze. Compra il cuscino di Well B4 se sei alla ricerca di un sostegno ergonomico, che favorisce la circolazione sanguigna e assicura un perfetto relax.

cuscino vene varicose

Calze a compressione graduata 

Le calze elastiche a compressione graduata si chiamano così perché esercitano una pressione sulle gambe che è più forte al livello della caviglia e decresce progressivamente man mano che si sale verso la coscia. Così facendo, aiutano il flusso sanguigno a risalire verso il cuore, evitando il ristagno di sangue e liquidi alle estremità. Ne esistono varie tipologie che si differenziano sia per formato (gambaletto, calza e collant) sia per grado di pressione esercitato. Proprio per questo motivo, però, non vanno scelte a intuito, ma sempre su consiglio di un professionista sanitario. Indossare le calze sbagliate può addirittura creare nuovi problemi, invece di risolverli.

Terapie mediche o chirurgiche

Quando le vene varicose portano con sé complicazioni pericolose per la salute, può essere opportuno intervenire. Le tecniche più usate sono:

  • L’ablazione endotermica, cioè l’impiego del calore (attraverso il laser o l’energia a radiofrequenza) per sigillare le vene varicose.
  • La scleroterapia, cioè l’iniezione di una particolare schiuma capace di chiudere le vene.
  • L’eliminazione chirurgica delle vene varicose attraverso diverse tecniche (le principali sono legatura e stripping).

Prevenzione delle vene varicose

Soprattutto per le donne che hanno una certa familiarità con le vene varicose, è bene giocare d’anticipo. La prima regola della prevenzione è quella di seguire uno stile di vita sano, evitando la sedentarietà e l’accumulo di peso in eccesso. Coloro che per lavoro devono passare molto tempo in piedi in spazi chiusi, come cameriere e commesse, possono farsi consigliare dal medico delle calze compressive da indossare in via preventiva. Può essere una buona idea anche dormire con i piedi leggermente sollevati: basta posizionare un cuscino in fondo al letto. Può essere anche il caso di sottoporsi a un ecocolordoppler di controllo, per verificare lo stato delle vene.

Foto apertura: instaphotos / 123rf.com