La chirurgia tradizionale non è l'unica soluzione contro l'insufficienza venosa cronica. Scopri i vantaggi del laser a diodi!
La chirurgia tradizionale non è l'unica soluzione contro l'insufficienza venosa cronica. Scopri i vantaggi del laser a diodi!L'insufficienza venosa cronica è un problema prevalentemente femminile.
A soffrirne è il 25% circa delle donne, che si ritrovano alle prese con capillari in evidenza, gonfiori e vene varicose.
Senso di pensantezza, gonfiore e venuzze evidenti dovrebbero spingere a sottoporsi a controlli approfonditi, ma cosa fare una volta che si è accertato di avere a che fare con un'insufficienza venosa cronica?
La chirugia classica non è l'unica soluzione.
Fra gli strumenti più moderni e accurati per risolvere i problemi alle vene c'è il laser a diodi (o EVLT, EndoVenous Laser Treatment)
Agendo in modo specifico, questo laser raggiunge l'interno della parte delle vene senza danneggiare i tessuti che si trovano intorno.
"Basta praticare solo una minuscola incisione", spiega Carlo Spartera, responsabile del Reparto di Chirurgia Vascolare della casa di cura “Villa Valeria” di Roma.
All'interno di questa piccolissima incisione viene fatta poi passare la sonda che emetterà il laser.
Questo, agendo selettivamente su alcune proteine della parete della vena, la chiude come sigillandola.
Il tutto viene monitorato dall'esterno mediante eco-doppler.
"L'intervento - sottolinea Spartera - è di tipo conservativo (non prevede l'asportazione di vasi sanguigni), dura tra i 30 e i 45 minuti e viene eseguito in anestesia locoregionale e sedazione".
Le percentuali di successo si assestano attorno al il 90-95%, mentre l'incidenza di recidive è del 5%. Nel 70% dei casi il trattamento viene eseguito in regime di one day surgery o ricovero diurno.
Una volta terminato l'intervento, è possibile tornare a camminare dopo poche ore
Ma quando ricorrere all’uso del laser a diodi?
Secondo Spartera è meglio farlo “appena possibile”, perché le varici tendono al peggioramento e quando il problema è già in fase avanzata raggiungere “un risultato estetico ottimale” è “più difficile”.
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