Nella stagione estiva gli occhi vanno trattati con particolare attenzione: sole, vento, cloro o acqua di mare possono irritarli. Scopriamo quali sono i medicinali omeopatici più adatti a prendercene cura.
Nella stagione estiva gli occhi vanno trattati con particolare attenzione: sole, vento, cloro o acqua di mare possono irritarli. Scopriamo quali sono i medicinali omeopatici più adatti a prendercene cura.“I dolori agli occhi son rimossi dal bere vino puro, dai bagni, dai fomenti e dai purganti e dal salasso”. Era questa la ricetta che il grande medico greco Ippocrate dispensava ai suoi pazienti e ai suoi discepoli. Dal III secolo a.C. è passato parecchio tempo e la medicina ha fatto molti passi avanti, ma gli occhi restano sempre un organo molto sensibile e vanno protetti con particolare cura, specialmente in estate. In questa stagione, infatti, vengono messi a dura prova da sole, cloro, vento e sabbia, che possono causare arrossamento e secchezza oculare.
A chi lamenta questi disagi consiglio in genere di ricorrere in prima battuta ai medicinali omeopatici
Euphralia, ad esempio, è un collirio omeopatico a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris particolarmente utile a chi soffre di secchezza oculare, perché riduce i sintomi da discomfort oculare e consente di riequilibrare il film lacrimale. Ne vanno assunte 2 gocce, 4 volte al giorno o al bisogno.
L’occhio secco è una patologia dovuta alla scarsa produzione di lacrime: le ghiandole non producono più liquido lacrimale a sufficienza, rendendo l’occhio secco
Il continuo movimento delle palpebre sulla superficie oculare e una insufficiente detersione della stessa da corpi estranei o germi contribuiscono a peggiorare la situazione. Intervenire per tempo e prevenire è importante perché le lacrime contengono anticorpi e lisozoma, componenti dall’alto potere battericida ed essenziali per la protezione degli occhi. Oltre a Euphralia, nel caso in cui la secchezza riguardi anche la pelle, è utile Alumina 9 CH, da assumere nella posologia di 5 granuli per 3 volte al giorno, almeno per un mese.
L’esposizione ai raggi UV e l’azione di cloro, sabbia o vento possono causare forme di congiuntivite attinica e/o irritativa. Anche in questi casi il collirio Euphralia rappresenta un’ottima soluzione grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e decongestionati. Se la congiuntivite è associata a forte arrossamento e bruciore, è utile assumere Belladonna 9 CH. Se il disturbo, invece, si presenta anche con edema e gonfiore alle palpebre, corre in nostro aiuto Apis mellifica 9 CH. Entrambi i medicinali vanno assunti nella posologia di 5 granuli ogni 2 ore, da ridursi al miglioramento dei sintomi. Se la congiuntivite irritativa si infetta occorre assumere Hepar sulfur 15 CH e Pulsatilla 9 CH, 5 granuli di entrambi mattina e sera fino al miglioramento dei sintomi.
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