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Cos'è la Clorochina, il controverso farmaco anti coronavirus

La clorochina è un farmaco antimalarico che sembrava essere indicato per contrastare anche il COVID-19. Tuttavia, le sperimentazioni effettuate in questi mesi hanno evidenziato rischi maggiori rispetto agli effettivi benefici.  

La clorochina è un farmaco antimalarico che sembrava essere indicato per contrastare anche il COVID-19. Tuttavia, le sperimentazioni effettuate in questi mesi hanno evidenziato rischi maggiori rispetto agli effettivi benefici.  

La clorochina è un farmaco antimalarico che si pensava potesse essere in grado di bloccare la replicazione dell’Rna del virus responsabile del Covid-19 (ovvero il Sars-CoV-2).

Durante la prima fase dell’epidemia, infatti, tale medicinale aveva sollevato grandi aspettative negli scienziati. Speranze, tuttavia, disilluse a seguito di successive sperimentazioni specifiche che hanno portato l’Italia, la Francia, il Belgio, l’America e l’Organizzazione mondiale della Sanità a bocciarlo, a causa dei nocivi effetti collaterali. 

Cos'è la clorochina 

La clorochina è un farmaco antimalarico, che nello specifico è in grado di inibire l’attività di alcuni enzimi del parassita responsabile di tale malattia, uccidendolo.

Può essere somministrata tramite iniezioni o anche per via orale, sotto forma di compresse e pastiglie.

Inoltre, è indicata per prevenire e curare non solo la malaria, ma anche altre patologie specifiche.

A cosa serve la clorochina 

Questo farmaco, infatti, viene utilizzato principalmente per trattare gli attacchi acuti di varie parassitosi, quali ad esempio le amebiasi extraintestinali.

Analogamente all'idrossiclorochina, inoltre, è utilizzato anche in caso di malattie autoimmuni (come lupus eritematosus e artrite reumatoide) e per varie forme di connettiviti.

Come influisce la clorochina sul coronavirus 

Le potenzialità antivirali della clorochina nei confronti dei coronavirus erano emerse già durante l’epidemia di Sars del 2002-2003. Pertanto, vista la somiglianza del virus con Sars-Cov-2, molti esperti nei mesi scorsi avevano voluto verificare una sua potenziale efficacia anche contro il COVID-19.

Ad inizio febbraio scorso, dunque, sono stati condotti alcuni studi in vitro, dai quali si era ipotizzato che tale farmaco potesse di fatto impedire la replicazione del nuovo coronavirus all’interno delle cellule. E che pertanto la clorochina potesse essere assunta anche a scopo profilattico.

Quanto costa la clorochina 

Questo farmaco non è particolarmente costoso: 250 mg di compresse rivestite, infatti, hanno un prezzo indicativo che varia da 4,00 a 6,00 euro.

Tuttavia, nei mesi scorsi quando si pensava che tale medicinale potesse contrastare il COVID-19, era diventato più difficile reperirlo sul mercato (al pari dell’idrossiclorochina).


I dubbi e gli effetti collaterali della clorochina 

In questi mesi di sperimentazione sono emersi diversi effetti collaterali associati alla clorochina, in particolar modo il fatto che tale farmaco possa comportare aritmie, anche gravi, in soggetti predisposti.

“Non è più ragionevole credere che la somministrazione di clorochina possa essere efficace nella cura del Covid - si legge a tal proposito in un comunicato del Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo statunitense che regola i medicinali - né che i benefici potenziali possano superare i rischi”.

L'AIFA vieta la clorochina per il trattamento del COVID-19 

Sul sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è specificato che “è stata sospesa l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2, al di fuori degli studi clinici, sia in ambito ospedaliero che in ambito domiciliare”.

Questa decisione, infatti, è stata presa a fronte delle nuove evidenze cliniche che hanno evidenziato un aumento dei rischi legati all’assunzione di tale tipologia di farmaci, a fronte di benefici scarsi o assenti.

La clorochina, Trump e il dietrofront dell'America 

Nei mesi scorsi il Presidente americano Donald Trump aveva reso noto di assumere quotidianamente “un dono del cielo”, ovvero una pastiglia di clorochina per prevenire il contagio. Una posizione avvallata anche da Sean Patrick Conley, medico della Casa Bianca fermamente convinto della validità della cura.

Tuttavia, a seguito delle recenti evidenze cliniche e anche in virtù di oltre 390 segnalazioni di gravi effetti collaterali a carico di cittadini statunitensi, la Food and Drug Administration (Fda) ha deciso di bocciare il farmaco in America e di procedere alla sua sospensione, andando contro di fatto alla posizione personale di Trump.

Foto apertura: ?????? ??????? - 123RF