La tintura di iodio è un disinfettante e un antisettico e, a livello chimico, è composta da acqua depurata, etanolo, ioduro di potassio e iodio (che ha un alto potere ossidante).
Creata nel 1908 dal medico e politico Antonio Grossich, venne utilizzata fin dagli inizi del secolo scorso in sala operatoria e sul campo di battaglia. Ancora oggi, inoltre, viene impiegata in pronto soccorso, durante gli interventi chirurgici e ambulatoriali ed è indicata anche per un uso domestico.
In presenza di una ferita, per prima cosa è bene lavare la zona interessata, così da togliere eventuali frammenti o detriti. Successivamente, si può procedere a disinfettare la parte interessata stendendo una sola volta la tintura di iodio, così da bloccare la proliferazione dei batteri stimolando al tempo stesso la cicatrizzazione.
È bene sapere, tuttavia, che la tintura di iodio è caustica e che può provocare ustioni sulla pelle se applicata in quantità eccessiva o ripetutamente. Un’ulteriore precauzione è quella di non coprire la pelle disinfettata, onde evitare che l’assorbimento dello iodio sia nocivo per l'organismo.
È un disinfettante per uso esterno, che va utilizzato sulla pelle integra e per trattamenti occasionali. Inoltre, ne è sconsigliato l’impiego su persone affette da patologie tiroidee o in stato di gravidanza.
Questo medicinale, inoltre, è utile per la cura della micosi delle unghie e in commercio si può acquistare nel caratteristico colore rosso o anche in forma incolore (ovvero la tintura bianca di iodio).
Esistono, inoltre, delle soluzioni idroalcoliche per uso orale che contengono una concentrazione inferiore di iodio e che possono essere utilizzate per disinfettare il cavo orale e per il trattamento della carenza di iodio.
La tintura di iodio può essere acquistata in farmacia e non necessita di una ricetta medica perché viene considerato un comune farmaco da banco. Tuttavia, in caso di patologie particolari o di ferite importanti è bene rivolgersi ad un medico per avere un parere professionale specifico.