Chi si trova a dover affrontare la malattia oncologica - sia esso paziente o familiare - ha dei diritti che lo tutelano e facilitano la lotta con la malattia. Ecco a cosa fare attenzione.
Chi si trova a dover affrontare la malattia oncologica - sia esso paziente o familiare - ha dei diritti che lo tutelano e facilitano la lotta con la malattia. Ecco a cosa fare attenzione.Quando si scopre di avere il cancro, il malato viene assalito da una forte confusione. Così i suoi familiari. Si affacciano alla mente domande mai poste prima, soprattutto di carattere operativo. La legge italiana prevede una serie di tutele che consentono al malato di ricevere assistenza socio-sanitaria, psicologica e che lo aiutino a tutelare il proprio posto di lavoro, conciliando a questo i tempi di cura.
Ecco i principali diritti del malato di cancro
In ospedale. Se ne si ha bisogno, è possibile richiedere un consulto medico esterno alla struttura. Il malato ha il diritto di ottenere una relazione medica dettagliata sulla sua condizione clinica, diagnostica e terapeutico. Questa deve essere consegnata entro 30 giorni dalla richiesta.
Esenzione. Il malato oncologico è esente dal pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami inerenti alla cura del tumore di cui è affetto, per la riabilitazione e la prevenzione di ulteriori aggravamenti. Il riconoscimento di un’invalidità civile del 100% dà diritto all’esenzione totale dal pagamento dei ticket per farmaci e visite per qualsiasi patologia.
Invalidità. A seconda del tasso di invalidità assegnato, il malato oncologico ha diritto a pensione di inabilità, assegno di invalidità, indennità di accompagnamento e indennità di frequenza. Per ottenere questi benefici, la domanda va presentata all'INPS per via telematica.
Lavoro e diritti. Il lavoratore a cui è riconosciuto un handicap "grave" ha diritto di essere trasferito nella sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Non può essere trasferito senza il suo consenso, e lo stesso diritto viene esteso a chi lo assiste.
Il malato oncologico ha il diritto di svolgere un lavoro commisurato alla sua capacità lavorativa, rivisto man mano che le sue condizioni migliorano o peggiorano. Può richiedere di non essere assegnato a turni di notte.
Inoltre, per chi sta lottando contro il cancro, devono essere offerte forme di flessibilità per conciliare i tempi di cura con il lavoro, ad esempio attraverso il part time. Stesso diritto, in forma attenuata, è riconosciuta ai familiari. È possibile anche richiedere di poter prestare la propria attività in telelavoro.
Permessi e congedi. Per il malato oncologico e i familiari che lo assistono esistono diverse formule per ottenere del tempo da dedicare alla cura. Ci sono i permessi lavorativi, quelli per eventi e cause particolari, il congedo per cure agli invalidi, il congedo straordinario biennale retribuito, il congedo biennale non retribuito per gravi motivi familiari.
Lavoratori autonomi. Per chi è iscritto alla gestione separata INPS perché lavoratore autonomo, e per i liberi professionisti sono previste forme diverse di assistenza economica.
Agevolazioni fiscali. Il sistema tributario riconosce al malato oncologico specifiche agevolazioni fiscali: detrazione delle spese mediche per il 19%, deduzione dei contributi previdenziali per colf e badanti. Tali agevolazioni possono essere estese al familiare di cui il malato è fiscalmente a carico.
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