Cura
Cura

Cancro al seno, meno recidive con 10 anni di terapia ormonale

Il cancro al seno è il tumore più diffuso in Italia. Scopri i benefici della terapia ormonale contro le recidive!

Il cancro al seno è il tumore più diffuso in Italia. Scopri i benefici della terapia ormonale contro le recidive!

Il cancro al seno è la forma tumorale più diffusa in tutta Italia, dove corrisponde al 14% di tutti i tumori che colpiscono la popolazione (esclusi solo i carcinomi della cute).

Fortunatamente, però, la prognosi non è sempre negativa, e le terapie a base di ormoni possono aiutare a ridurre sensibilmente la probabilità di ritrovarsi nuovamente alle prese con un tumore.

Prolungare da 5 a 10 anni le terapie ormonali può ridurre il rischio di recidiva del 34%

La stima arriva dal Congresso Annuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) di Chicago, durante il quale sono stati presentati i risultati di uno studio condotto dal Canadian Cancer Trials Group con la partecipazione del National Clinical Trials Network.

La ricerca ha coinvolto quasi 2 mila donne in post menopausa con un cancro al seno in fase precoce, e ha svelato che la riduzione del rischio è significativa anche nel caso della mammella sana che non è stata colpita dal tumore.

Le donne con un cancro al seno positivo al recettore degli ormoni fronteggiano un rischio indefinito di recidive”, ha spiegato Paul Goss, autore principale dello studio.

Nel 2012 la grande maggioranza degli oltre 6 milioni di donne che, in tutto il mondo, sono sopravvissute almeno 5 anni alla diagnosi di un cancro al seno aveva avuto a che fare proprio con un tumore di questo tipo, positivo al recettore per gli estrogeni.

Come ha spiegato Julie Lemieux, coautrice della ricerca, “una grande parte delle donne con un cancro al seno in fase precoce sopravvive a lungo termine”.

Dato che la terapia ormonale viene somministrata per un lungo periodo di tempo, valutare come si sentono è molto importante”, ha osservato l'esperta.

Anche da questo punto di vista la terapia ormonale sembra avere prove a suo vantaggio. Lo studio non ha infatti rilevato peggioramenti significativi nella qualità di vita delle pazienti che hanno prolungato il trattamento.

Dieci anni sono tanti per qualsiasi terapia”, ha osservato Harold J. Burstein, esperto in cancro al seno dell'ASCO. “Fortunatamente, la maggior parte delle donne tollera piuttosto bene il trattamento prolungato, con pochi effetti collaterali”.

Questo studio, ha commentato Goss, “fornisce indicazioni per molte pazienti e i loro medici, confermando che prolungare la terapia [ormonale] a base di inibitori dell'aromatasi può ridurre ulteriormente il rischio di recidive di cancro al seno”. 

Foto: © Vincenzo De Bernardo – Fotolia.com
Fonte: ASCO