Il pancione non è un ostacolo alle vacanze. Ecco cosa sapere prima di mettersi in viaggio in gravidanza
Il pancione non è un ostacolo alle vacanze. Ecco cosa sapere prima di mettersi in viaggio in gravidanzaIn viaggio con il pancione si può se tutto procede bene. La gravidanza non è un ostacolo alle vacanze se si segue qualche consiglio in più. Vediamo quali.
Se non ci sono particolari situazioni a rischio, non ci sono motivi per rinunciare ad una vacanza durante la gestazione
Qual è il momento più indicato per andare in vacanza? Il periodo migliore è quello tra il quarto e il sesto mese di gravidanza. A detta degli esperti infatti, le nausee nel secondo trimestre sono terminate e la pancia permette ancora di muoversi con agilità.
Come scegliere la meta quando si ha il pancione?
E’ preferibile una destinazione attrezzata dal punto di vista ospedaliero dove vi siano strutture sanitarie idonee in caso di necessità o per semplici accertamenti. Da evitare le mete in cui le condizioni sanitarie sono molto diverse da quelle a cui si è abituati e che richiedano una profilassi o vaccinazioni.
Queste mete sono rischiose perché ci sono alcuni farmaci, come ad esempio, la meflochina (antimalarica) che sono controindicati nei nove mesi di gravidanza. Anche in caso di infezioni intestinali (frequenti nei Paesi orientali), le cure antibatteriche/antibiotiche sono sconsigliate.
Mare o montagna?
La scelta dipende molto dal gusto personale, ma se si sceglie il mare:
- non esporsi nelle ore più calde e usare una protezione molto alta (durante la gravidanza la pelle è più sensibile e si macchia facilmente)
- si consigliano molte passeggiate sul bagnasciuga che massaggiano naturalmente le gambe e stimolano la circolazione (rallentata dal peso del pancione)
- non esistono controindicazioni alle nuotate se non si esagera
- da evitare, se possibile, escursioni in barca perché le condizioni del mare sono difficili da prevedere e un’onda anomala potrebbe provocare contraccolpi violenti alla pancia
Se , invece, si preferisce andare in montagna:
- è importante non salire sopra i 2 mila metri perché l’aria rarefatta potrebbe causare mancanza di ossigeno al feto. E’ necessario un periodo prolungato per adeguare le funzioni del proprio organismo a una quota elevata.
Nella seconda parte di questa guida parleremo di cosa sapere riguardo agli spostamenti con i mezzi di trasporto in gravidanza.