Pensi di avere una malsana dipendenza dal lavvoro? Fai l'auto-test per capire se è davvero così.
Pensi di avere una malsana dipendenza dal lavvoro? Fai l'auto-test per capire se è davvero così.E-mail lette prima di dormire o durante la cena, sguardo fisso al cellulare anche in vacanza: sono alcuni dei segnali di una possibile dipendenza dal lavoro. Per scoprire se si è lavoro-dipendenti o detto all’americana un perfetto workaholic, basta rispondere a semplici domande messe a punto da un team di ricercatori norvegesi e inglesi.
Non staccare mai dal lavoro può causare seri problemi: conflitti in famiglia o con il partner ma anche problemi di salute come insonnia, stress, ansia fino al cosiddetto burnout di cui abbiamo parlato nella guida come riconoscere il burnout, l'esaurimento da lavoro
E’ importante capire qual è il nostro rapporto con il lavoro e se necessario, chiedere aiuto per ritrovare l’equilibrio
Il primo test approvato scientificamente per capire se si è drogati di lavoro (Bergen Work Addiction Scale) è stato di recente pubblicato sullo Scandinavian Journal of Psychology e prevede sette semplici domande messe a punto dagli psicologi dopo aver analizzato circa 12 mila lavoratori. A ogni domanda si può rispondere “spesso”, “sempre”, “mai”, “raramente”, “qualche volta”: se almeno quattro su sette domande hanno come risposta “sempre” o “spesso”, si è probabilmente lavoro dipendente e bisogna correre ai ripari. Ecco le sette domande:
- Pensi spesso a come trovare tempo per lavorare di più?
- Ti capita di trascorrere più tempo al lavoro rispetto a quanto avevi inizialmente programmato?
- Lavori per sentirti meno in colpa, in ansia, depresso/a o per scacciare la sensazione di essere incapace?
- Altri ti hanno detto che dovresti lavorare di meno ma non gli hai mai dato ascolto?
- Ti senti sotto stress se per qualsiasi motivo non puoi lavorare?
- A causa del lavoro metti sempre in secondo piano i tuoi hobby, le attività del tempo libero, l'esercizio fisico?
- Lavori così tanto che questo sta compromettendo il tuo benessere e la tua salute?
Fonte: Corriere.it