Quanti grassi si possono assumere nella dieta? E come calcolarli? Ecco come distribuire i grassi nella dieta di tutti i giorni e tenere conto delle calorie.
Quanti grassi si possono assumere nella dieta? E come calcolarli? Ecco come distribuire i grassi nella dieta di tutti i giorni e tenere conto delle calorie.Il benessere psicofisico di un individuo dipende anche da una buona dieta. L’equilibrio fra i principali componenti nutritivi è importante. Fra di essi, quelli su cui maggiormente si concentra l’attenzione di tutti, sono i grassi.
Essi, infatti, sono necessari al nostro benessere, ma al contempo un eccesso nel quantitativo assunto, può causare problemi più o meno complicati.
Ecco come distribuire i grassi nella dieta di tutti i giorni
- Non è possibile dire rigidamente quale sia la quantità giusta da mangiarne, poiché tale dato varia da individuo a individuo in base alle proprie caratteristiche e al proprio stile di vita, tuttavia negli adulti con abitudini sedentarie, si stima che delle calorie complessive necessarie, dal 20 al 25% debbano essere grassi.
- Nei soggetti che svolgono una intensa attività fisica, questa percentuale può salire fino a raggiungere circa il 35%. In termini pratici, su una dieta di 2100 calorie, questi dati variano in un range compreso tra le 420 e le 700 calorie (46-78 grammi).
- Solo i bambini di età inferiore a 3 anni, invece, possono beneficiare di una più elevata quantità di grassi da assumere nella dieta.
Negli alimenti il grasso è presente sia in forma visibile (come nel prosciutto ad esempio) che in forma invisibile (come il grasso del formaggio), con quantitativi che variano sensibilmente da prodotto a prodotto: si passa dall’1% in molti vegetali, fino al 100% degli oli.
Come comportarsi allora, nell’assunzione dei grassi nella dieta di tutti giorni? Ci vengono in aiuto i consigli degli esperti:
- Moderare la quantità di grassi ed oli usati per cucinare e per condire. In particolare, per quest’ultima attività, limitare il consumo di grassi di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.), usando prevalentemente quelli di origine vegetale: olio extravergine d'oliva su tutti, e secondariamente olio di semi
- In cucina, utilizzare tegami antiaderenti; cuocere al cartoccio, al vapore, col forno a microonde
- Non eccedere nel consumo di fritto
- Mangiare più spesso il pesce: almeno 2-3 volte a settimana, sia fresco che surgelato
- Tra le carni, preferire quelle magre ed eliminare il grasso visibile
- Le uova possono essere mangiate fino a 4 volte per settimana, distribuite in vari giorni
- Se si consuma molto latte, preferire quello scremato o parzialmente scremato, in cui il contenuto di calcio è pressoché invariato, pur avendo meno grassi
- Consumare piccole quantità di formaggi, oppure formaggi più magri
- Ricordare sempre che è possibile controllare in etichetta quantitativo e qualità dei grassi presenti negli alimenti
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Fonte: INRAN
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