Alimentazione
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Come calcolare la massa grassa

Scopri come distinguere la massa grassa dalla massa magra utilizzando l'Indice di Massa Corporea (IMC). 

Scopri come distinguere la massa grassa dalla massa magra utilizzando l'Indice di Massa Corporea (IMC). 

In individui sani adulti l'Indice di Massa Corporea (IMC) permette di valutare l'adeguatezza del peso, mettendo in relazione il peso con la statura. Tuttavia, l'IMC non è in grado di distinguere il peso della massa magra (quella “attiva”, che brucia calorie) da quello della massa grassa (che, invece, non consuma calorie, ma le accumula).

Mediamente il peso del corpo di un uomo adulto è costituito per l’80-85% da massa magra (liquidi corporei, muscoli, scheletro, visceri, ecc.) e per il 15-20% da massa grassa (tessuto adiposo). Nelle donne - che hanno bisogno di più grasso rispetto agli uomini - la massa grassa corrisponde a circa il 20-30% del peso corporeo. I bambini, invece, hanno una maggiore percentuale di acqua e una minore percentuale di grasso, in sede prevalentemente sottocutanea.

L'IMC può quindi essere utilizzato solo da persone che conducono uno stile di vita “normale” e non è applicabile ad atleti, body builders e individui con una massa muscolare particolarmente sviluppata, che risulterebbero obesi, pur non essendolo. Inoltre, l'IMC va utilizzato solo al di sopra dei 18 anni di età, perché nei bambini e negli adolescenti gli intervalli proposti non hanno alcuna validità.

Un metodo più adatto è la misurazione delle circonferenze, in particolare di quella della vita, che, oltre ad essere un importante marcatore di sovrappeso, offre informazioni anche sulle possibili complicanze che da questo possono derivare.

In particolare, rappresenta un indice efficace della distribuzione del tessuto adiposo in sede viscerale e può fornire indicazioni utili sulla topografia del grasso corporeo, un aspetto considerato più significativo della stessa quantità assoluta di massa grassa.

Occorre ricordare, infine, che la presenza di grasso addominale (rilevata anche grazie alla circonferenza della vita) è riconosciuta come fattore di rischio per le patologie cardiovascolari.

Foto © Valua Vitaly - Fotolia.com