Alimentazione
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Come prevenire l'intossicazione da funghi: la guida del Ministero della Salute

Finferli, porcini, chiodini: con la stagione dei funghi aumentano anche i casi di intossicazione. Ecco i consigli per prevenirla

Finferli, porcini, chiodini: con la stagione dei funghi aumentano anche i casi di intossicazione. Ecco i consigli per prevenirla

Il Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Antiveleni di Milano, ha realizzato una guida su come consumare i funghi in sicurezza.
Il periodo della raccolta coincide con l’aumento dei casi di intossicazione legati, nella maggior parte dei casi, ad errori commessi durante le raccolte private.


Ecco i consigli per prevenire l’intossicazione da funghi

 

  • Consumare solo funghi controllati da un Ispettore micologo della ASL di zona (servizio gratuito) e diffidare degli “esperti improvvisati”
  • Consumare quantità moderate
  • Non somministrare ai bambini e alle donne in gravidanza
  • Consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione
  • Consumare funghi ben cotti e masticare correttamente
  • Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi
  • Non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali
  • Non regalare i funghi raccolti se non controllati
  • Non esistono metodi empirici per verificare se un fungo sia edule o velenoso. La cottura, l’essicazione o altri sistemi non servono a rendere meno tossici i funghi mortali (Amanita phalloides, A. verna, A. virosa, Lepiota specie, Cortinarius orellanus e altri).
  • Le tossine più pericolose sono termostabili e quindi non perdono la loro tossicità
  • Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti, da crudi essi sono scarsamente digeribili, se non addirittura velenosi (il comune “chiodino” Armillaria mellea, è tossico se non è effettuata una prebollitura di almeno 15-20 minuti prima della cottura definitiva)
  • Non si devono somministrare i funghi ai bambini, donne in stato di gravidanza, persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o persone affette da particolari patologie
  • Prima di procedere alla conservazione dei funghi freschi, verificare che siano sicuramente commestibili (certificazione), sani e ben puliti

 

  • Funghi secchi: pulirli accuratamente dei residui di terra, senza lavarli, affettarli e farli essiccare (sole, essiccatoio ecc.) su un canovaccio pulito e conservarli in luogo fresco e asciutto

 

  • Funghi congelati: scegliere funghi giovani e non troppo grandi. Nel freezer domestico è consigliabile sbollentarli prima della conservazione (escluso i porcini)

 

  • Funghi sott’olio: Far bollire per circa 20 minuti, in una soluzione con 2/3 di aceto ed 1/3 di acqua (rischio botulino!), scolarli e farli asciugare prima di invasare con olio d’oliva


Fonte: Repubblica.it

Tipsby Dea

Miti da sfatare: non è vero che...

  • tutti i funghi che crescono sugli alberi non sono tossici
  • sono buoni se sono stati mangiati da parassiti
  • diventano velenosi se cresciuti vicino a ferri arrugginiti
  • sono velenosi i funghi che cambiano colore al taglio
  • la velenosità del fungo è data dall’aspetto
  • i funghi commestibili non possono creare nessun problema alla salute. Accade in caso di funghi guasti, infestati o di intolleranza individuale