Voglia di dolce? Può essere dovuto ad una variazione del livello di glucosio nel sangue e conseguenza di un’alimentazione non corretta.
Voglia di dolce? Può essere dovuto ad una variazione del livello di glucosio nel sangue e conseguenza di un’alimentazione non corretta.Voglia di dolce? Può essere dovuto ad una variazione del livello di glucosio nel sangue e conseguenza di un’alimentazione non corretta.
Quando mangiamo dei carboidrati, infatti, la glicemia si alza in proporzione alla velocità con cui li digeriamo e li trasformiamo in glucosio. Un alto livello di glicemia stimola un’altrettanto alta formazione di insulina, che indirizza il glucosio alla produzione dell’energia che ci serve e conserva gli avanzi sotto forma di glicogeno e grasso, facendo tornare la glicemia alla normalità. Tutto questo fenomeno viene detto "picco glicemico" e varia con la qualità e la quantità dei carboidrati introdotti.
A lungo andare, però, serve sempre più insulina per ottenere lo stesso risultato, causando una dipendenza che è il primo passo verso diabete e sovrappeso. Per ovviare, bisogna preferire carboidrati complessi ad assorbimento più lento, meglio ancora se provenienti da farine integrali, e consumarli sempre con alimenti ricchi di fibra, come frutta e verdura.
Ciò non vuol dire, quindi, eliminare i carboidrati dalla nostra alimentazione quotidiana, anzi, da loro deve provenire circa il 60% dell’energia quotidiana, secondo la Dieta Mediterranea; almeno i tre quarti devono però venire da carboidrati complessi, e solo un quarto dai semplici: quelli naturalmente contenuti in cibi come frutta e latte o quelli che aggiungiamo per dolcificare.
Quali sono gli zuccheri semplici da limitare? I più comuni - lo zucchero bianco, lo zucchero grezzo, il miele -, che fanno tutti aumentare rapidamente il picco glicemico e hanno più o meno lo stesso potere calorico: la scelta è solo una questione di gusti.
Esistono poi diversi sostituti dello zucchero (edulcoranti artificiali), che dolcificano con poche calorie, ma sono consigliabili solo per chi ha il diabete, e non per tutti gli altri. Il loro utilizzo, infatti, oltre a favorire la predilezione per il sapore dolce, non permette di dimagrire se, allo stesso tempo, non si diminuiscono le calorie totali e non si aumenta l'attività fisica.