Alimentazione
Alimentazione

Topinambur per dimagrire: come e quando usarlo

Il topinambur è un alimento ipocalorico e gustoso, ideale per chi vuole dimagrire. Ecco come e quando usarlo. 

Il topinambur è un alimento ipocalorico e gustoso, ideale per chi vuole dimagrire. Ecco come e quando usarlo. 

Il topinambur è una pianta perenne originaria del Nord America che viene coltivata anche in Italia e che fa parte della famiglia delle Compositæ. I suoi tuberi hanno forma irregolare e bitorzoluta, colore rossastro e presentano una polpa bianca e soda. La sua forma poco invitante nasconde però molte proprietà curative, perché i benefici del topinambur sono davvero molti.

E' utile, ad esempio, per abbassare la glicemia, ridurre naturalmente l’assorbimento da parte dell’intestino degli zuccheri e del colesterolo, diminuire la ritenzione idrica e stimolare la produzione di latte nelle puerpere.

Topinambur per dimagrire: ecco perché

E non è tutto. Il topinambur ha poche calorie e non contiene glutine, ma è ricco di acqua, vitamine, proteine, minerali, fibre alimentari ed inulina, che stimola naturalmente il senso di sazietà. Questa fibra solubile non viscosa è un vero toccasana per l’organismo ed è una preziosa alleata per chi vuole dimagrire. L’inulina, infatti, unita all’acqua riduce gli attacchi di fame agevolando al tempo stesso la perdita di peso e la pulizia dell’intestino.

Inoltre, il topinambur favorisce la digestione, ripristina la flora intestinale, è diuretico e contrasta la comparsa di cellulite.

topinambur

Foto tinyb76 / 123RF Archivio Fotografico

Come si cucina il topinambur?

Ma come si cucina? Può essere lessato, fritto, stufato, cotto a vapore o al forno, trifolato o fatto saltare in padella. Inoltre, ha una consistenza croccante e un sapore delicato (simile al carciofo e alla patata) e può essere consumato anche crudo.

Tuttavia è bene tener presente le controindicazioni dell'inulina, ovvero meteorismo e dolori intestinali: onde evitare che tale sostanza non venga smaltita correttamente dall’organismo, è utile non eccedere con le dosi giornaliere (che non devono superare i 200 grammi).

Come scegliere e conservare il topinambur

Quando si acquistano i topinambur, inoltre, è bene verificare che essi siano lisci, pieni, e privi di difetti. Vanno evitati, quindi, quelli flosci, con la buccia grinzosa, con germogli e che presentano alcuni punti molli.

Questi tuberi devono essere conservati in frigorifero: crudi possono durare fino a tre settimane, mentre cotti vanno consumati quanto prima. Al momento della cottura, infine, non è necessario pelarli: molte sostanze nutritive, infatti, si trovano sotto la buccia che è sottile e commestibile. 

Foto di apertura kostrez / 123RF Archivio Fotografico