Quando si compra del pesce, il pangasio è una buona scelta? Scopri le sue proprietà nutrizionali e le calorie contenute nei suoi filetti.
Quando si compra del pesce, il pangasio è una buona scelta? Scopri le sue proprietà nutrizionali e le calorie contenute nei suoi filetti.Fra tutte le varietà di pesce in commercio, il pangasio non è certo quello che gode della fama migliore.
Spesso tacciato di portare con sé molecole pericolose per la salute perché – stando a quanto sostenuto dall'accusa – allevato in acque inquinate, questo pesce è finito più volte alla ribalta delle cronache come esempio di prodotto ittico da non mettere nel carrello della spesa.
Cos'è il pangasio
Ma cominciamo col capire di cosa si tratta. Il pangasio è un pesce che proviene dai territori asiatici, e più precisamente dal Vietnam, dalla Thailandia e dal Mekong: si tratta di un pesce di acqua dolce, simile al nostro pesce gatto. Viene pescato e allevato nel periodo dei monsoni, quando a causa delle piogge i fiumi straripano e allagano le pianure. Si tratta di un pesce dal costo decisamente accessibile e provvisto di pochissime spine: è quindi diventato molto popolare negli ultimi anni.
La differenza tra pangasio e merluzzo
A prima vista, i filetti di pangasio e quelli di merluzzo sono simili per aspetto, consistenza e sapore. Queste due specie ittiche però sono molto diverse tra loro: come ricordato in precedenza, il pangasio appartiene alla stessa famiglia del pesce gatto e viene allevato nel delta del fiume Mekong, nel sud est asiatico, mentre il merluzzo è un pesce di acqua salata che viene pescato (e non allevato) nell’Atlantico settentrionale; a sua volta è diverso dal nasello, con cui viene spesso confuso.
In termini nutrizionali, l’apporto di calorie di queste due specie ittiche è molto simile ma il merluzzo contiene un quantitativo molto più elevato di acidi grassi omega 3, ed è quindi più indicato per una corretta alimentazione, in particolar modo di bambini e ragazzi. In sintesi, il pangasio è ritenuto meno pregiato; e ciò si rispecchia anche nel suo basso costo.
Foto einz Leitner © 123RF.com
I valori nutrizionali e le calorie del pangasio
Come detto, il pangasio è un pesce d'acqua dolce, quindi le sue caratteristiche si differenziano molto dal nostro pesce azzurro. In generale è un pesce che, principalmente, è fonte di proteine e grassi.
Le misurazioni effettuate dal Dipartimento dell'Agricoltura statunitense hanno portato alla conclusione che in 100 grammi di carne di pangasio congelata sono presenti:
- circa 18 g di proteine
- circa 5 g di lipidi (fra cui 0,89 g di grassi saturi e 58 mg di colesterolo)
- 36 mg di calcio
- 0,96 mg di ferro
- 71 g di sodio
Per quanto riguarda le calorie, invece, il pangasio ha un apporto calorico pari a circa 125 kcal.
Il sito del progetto Seafood Health Facts riporta valori leggermente diversi. Secondo i suoi dati, infatti, in 113 g di pangasio crudo sono presenti:
- 17 g di proteine
- 4 g di lipidi (fra cui 1 g di grassi saturi e 40 mg di colesterolo)
- 150 mg di sodio
- il 2% dell'apporto giornaliero di ferro raccomandato per un'alimentazione da 2.000 calorie al giorno
Il tutto per un apporto energetico da 110 kcal.
In generale, quindi, il pangasio non è da considerare un pesce grasso come il salmone (che in 100 grammi di parte commestibile cruda contiene 12 g di grassi). Anzi, anche se apporta più lipidi del merluzzo (che con 100 g di parte commestibile cruda ne apporta 0,3 g) può essere considerato a tutti gli effetti un pesce magro.
Secondo analisi condotte dall'ex Istituto di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) su 25 campioni di filetto acquistati in diversi supermercati della Capitale, il contenuto totale di grassi del pangasio si aggira tra l'1 e il 3%.
Purtroppo, però, per la maggior parte non si tratta degli omega 3, cioè i grassi “buoni” per la cui presenza viene raccomandato di consumare pesce almeno 2 volte alla settimana. Stando alle analisi dell'Inran, solo una quota compresa tra il 2,5 e il 7% dei grassi totali del pangasio corrispondono a questi grassi alleati della salute, quota decisamente contenuta rispetto al 20-38% di omega 3 rilevati in pesci come la trota, il salmone, l'orata, la spigola e le sardine.
A predominare sono invece i grassi saturi, quelli che secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) non dovrebbero superare il 10% delle calorie assunte quotidianamente.
Tra il 40 e il 45% dei grassi presenti nel pangasio è rappresentato da grassi saturi, il doppio rispetto a quelli presenti in altri pesci di allevamento
Sembra quindi chiaro che le sue proprietà nutrizionali non sono all'altezza di quelle di altre specie, fatto che riporta l'attenzione su un dettaglio non trascurabile: se è vero che bisognerebbe mangiare ogni settimana almeno due porzioni di pesce, lo è altrettanto che questo pesce dovrebbe essere scelto fra le varietà ricche di grassi buoni, come il salmone, lo sgombro, le aringhe e, in generale, le specie provenienti dai mari freddi.
Foto kariphoto © 123RF.com
Il pesce pangasio fa male?
Il pangasio, come detto, gode di una pessima reputazione: viene considerato un pesce pericoloso e poco sicuro, soprattutto in relazione alla sua provenienza. Le acque in cui viene pescato e allevato, infatti, sono tacciate di essere altamente inquinate.
A fare chiarezza ci pensa uno studio italiano effettuato dai ricercatori dell'Università di Bari e Foggia. La ricerca, microbiologica e chimica, si poneva lo scopo di valutare i filetti di pagnasio, alla ricerca di eventuali microrganismi patogeni o metalli pesanti.
Per lo studio sono stati analizzati dei campioni di pangasio provenienti dal Vietnam. Ebbene, su nessun campione è stata rilevata la presenza di salmonella, benché siano state trovate tracce (nei limiti di sicurezza) di Listeria monocytogenes e Staphylococcus aureus, probabilmente imputabili all'estrema lunghezza della filiera di produzione e distribuzione.
Anche dal punto di vista chimico l'analisi è risultata soddisfacente: la presenza dei metalli pesanti è risultata, infatti, al di sotto dei livelli di sicurezza.
In sintesi, quindi, il pangasio è un pesce considerato sicuro per il consumo umano.
Perché il pangasio costa poco?
Il basso costo del pangasio di sicuro salta all’occhio: si può trovare addirittura a 3 euro al kg, contro i 30 euro al kg del pesce spada. Ma com’è possibile che il prezzo del pangasio sia così basso? Fondamentalmente, è un pesce molto facile da allevare in elevate quantità, visto che si riproduce molto in fretta. Contiene inoltre molta carne perché è lungo, ha poche spinte e lo scarto è minimo.
I supermercati che lo hanno bandito
Come abbiamo precisato, il consumo di pangasio non è realmente rischioso da un punto di vista igienico-sanitario. Resta il fatto che questo pesce non è particolarmente pregiato, né si distingue per le sue proprietà nutrizionali. La sua cattiva fama ha spinto diverse catene di supermercati a eliminarlo dai loro scaffali: hanno fatto questa scelta Coop, Carrefour, Eurospin ed Esselunga.
Foto di apertura: © Studio Gi – Fotolia.com
Fonti: USDA; Seafood Health Facts; Il fatto alimentare; Sapermangiare