E' davvero possibile proteggere la salute con l'alimentazione? Scopri i benefici della dieta della longevità!
E' davvero possibile proteggere la salute con l'alimentazione? Scopri i benefici della dieta della longevità!Proteggere la salute con una dieta della longevità: la proposta arriva da laboratori scientifici internazionali, dove Valter Longo – biochimico genovese in forze all'University of Southern California di Los Angeles e direttore del Laboratorio di Oncologia e Longevità dell'Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano – ha condotto studi rivoluzionari che dimostrano che il nostro corpo ha la capacità di mantenersi giovane e, se necessario, rigenerarsi.
Le sue scoperte sono riassunte all'interno del libro “La Dieta della Longevità” (Vallardi editore), i cui proventi saranno interamente devoluti alla ricerca di terapie alternative e integrative a basso costo per l'invecchiamento e diverse altre malattie, ad esempio cancro e Alzheimer.
Secondo Longo curarsi con il cibo è la strada giusta per ridurre il grasso addominale, rigenerare e ringiovanire il nostro corpo riducendo significativamente il rischio di cancro, patologie cardiovascolari e autoimmuni, diabete e malattie neurodegenerative
“Ho pensato: i topi si ammalano a 1 anno e mezzo e vivono 3 anni; gli uomini vivono 80 anni e si ammalano a 40. C'è qualcosa che ha a che fare con l'invecchiamento”, ha raccontato Longo durante la presentazione romana del suo libro.
E dopo anni di studi su geni, alimentazione, cellule staminali e longevità, il biochimico è riuscito a dimostrare che curarsi con il cibo non solo è possibile ma aiuta anche a ringiovanire.
Nel libro Longo racconta come è arrivato ad interessarsi di invecchiamento e del suo rapporto con l'alimentazione, ripercorrendo i rami del suo albero genealogico fino a Molochio, comune della Calabria caratterizzato da uno dei tassi di centenari più elevati al mondo.
Prima di illustrare i risultati e le conclusioni delle sue ricerche l'esperto spiega quali sono i 5 pilastri su cui basare la propria informazione.
Questi “pilastri della sana longevità” (ricerca di base sulla longevità, epidemiologia, studi clinici, studio dei centenari e studio dei sistemi complessi) sono una sorta di indicatore della validità delle scoperte su cui si basa la dieta della longevità.
“Si parla”, ha sottolineato Longo, “di 30 anni di ricerca. Ha una base molto solida”.
Il libro affronta diverse tematiche: scelta degli alimenti, numero e orario dei pasti, attività fisica, prevenzione e terapia di tumori, diabete, malattie cardiovascolari e patologie neurodegenerative, antinfiammatorie e autoimmuni.
La dieta della longevità viene illustrata in ogni suo principio, spiegando che prevede:
- un'alimentazione vegana/pescetariana
- poche proteine, ma sufficienti
- riduzione al minimo dei grassi e degli zuccheri cattivi e massimizzazione dei grassi buoni e dei carboidrati complessi
- l'apporto di tutti i nutrienti
- la selezione degli ingredienti fra quelli che erano parte dell'alimentazione dei propri antenati
- 2 pasti al giorno più 1 spuntino
- la riduzione delle ore della giornata in cui si mangia
- un digiuno prolungato periodico
- il controllo del peso corporeo e della circonferenza addominale
Non mancano nemmeno i consigli per mantenersi giovani con la dieta della longevità, incluso un programma alimentare bisettimanale. Ogni situazione dovrebbe però essere valutata singolarmente.
“Parlo di personalizzazione”, ha spiegato Longo, sottolineando che “non c'è una soluzione adatta a tutti”.
Chi intende seguire la dieta della longevità deve quindi rivolgersi a un medico o a un nutrizionista, discutendo con lui dei consigli contenuti nel libro.
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