Troppe patate fanno male alla salute? Scopri il loro effetto sul rischio di ipertensione!
Troppe patate fanno male alla salute? Scopri il loro effetto sul rischio di ipertensione!Le patate sono alimenti molto diffusi e molto amati ma spesso accusati di nuocere alla salute.
La colpa è spesso attribuita al loro indice glicemico: più elevato anche di quello del pane, può aumentare il rischio di pericolosi picchi di zuccheri nel sangue che, sul lungo termine, possono far alzare il rischio di diabete.
I problemi potrebbero però essere anche altri. Una ricerca pubblicata sul British Medical Journal ha infatti svelato un nuovo possibile rischio associato a un consumo elevato di questi tuberi.
Mangiare 4 o più porzioni di patate alla settimana potrebbe aumentare il rischio di ipertensione
Condotta dai ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston e della Scuola di Salute pubblica di Harvard, la ricerca ha monitorato lo stato di salute di oltre 190 mila fra uomini e donne che nel momento in cui sono stati reclutati non soffrivano di pressione alta.
Analizzando le loro abitudini alimentari i ricercatori hanno stimato che chi mangia almeno 4 porzioni alla settimana di patate bollite, al forno o schiacciate (corrispondenti all'incirca a 16 patate o a 4 tazze di patate) corre un rischio di sviluppare l'ipertensione superiore dell'11% rispetto a chi ne mangia meno di una porzione al mese.
La situazione è ancora peggiore per chi ama le patatine fritte. Mangiarne almeno 4 porzioni alla settimana (pari a circa 480 grammi) potrebbe infatti aumentare il rischio di ipertensione del 17%.
“In più”, racconta Lea Borgi, primo nome dello studio, “abbiamo scoperto che se un partecipante sostituiva una porzione di patate bollite, al forno o schiacciate al giorno con un vegetale non-amidaceo, il rischio di ipertensione associato era inferiore”.
Borgi e colleghi ammettono che questo studio ha dei limiti, primi fra tutti il fatto di essere uno studio osservazionale e di basarsi solo su informazioni fornite dagli stessi partecipanti.
Saranno quindi indispensabili altre ricerche prima di poter affermare senza dubbi che le patate aumentino il rischio di ipertensione.
Recentemente gli esperti italiani ne hanno rivalutato il consumo all'interno della Dieta Mediterranea, indicandole come un'alternativa valida ai cereali.
“Una porzione consigliata di 200 g di patate”, ha spiegato Alessandra Bordoni, esperta di Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione dell’Università di Bologna in occasione dell'edizione 2016 di Nutrimi, il forum di Nutrizione Pratica, “apporta meno calorie, più fibre e preziosi micronutrienti rispetto ad una di 80 g pasta o di riso”.
In questo panorama, sembra che la scelta migliore sia non superare le dosi consigliate dagli esperti e seguire la raccomandazione di garantirsi un'alimentazione varia. In altre parole, meglio non mangiare patate tutti i giorni, ma alternare il loro consumo a quello di altre fonti di carboidrati attenendosi alle porzioni indicate.
Foto: © stevecuk – Fotolia.com
Fonti: BMJ; EurekAlert!; Nutrimi