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Mangiare fuori e tenersi in forma: i consigli dei food blogger

Anche a te capita di mangiare spesso fuori casa e di subire i postumi di pranzi e cene con gli amici? Ecco qualche consiglio per non privarsi di niente e non essere costretti a sopportare indesiderati chili di troppo.  

Anche a te capita di mangiare spesso fuori casa e di subire i postumi di pranzi e cene con gli amici? Ecco qualche consiglio per non privarsi di niente e non essere costretti a sopportare indesiderati chili di troppo.  

Per stare a dieta ci vuole forza di volontà e costanza. Peccato che molto spesso a minare questo percorso lastricato di buone intenzioni ci siano pranzi di famiglia irrinunciabili, feste di compleanno, l'uscita del sabato sera tra amici. Insomma, stare a casa a contare grammi e calorie non è uno sport per gente con una vita sociale (a meno che anche i vostri commensali non siano a dieta).

Ma allora come se la cavano i food influencer, quelli che per lavoro e passione passano le giornate a mangiare? Abbiamo interpellato cinque appassionati di cibo gourmet e non, per farci dare qualche consiglio che ci aiuti a restare in forma senza rinunciare a pranzi e cene fuori casa.

Ecco i consigli dei food blooger per tenersi in forma.

Secondo Eleonora Cozzella, giornalista enogastronomica e autrice di diversi libri tra cui La Carbonara Perfetta, non servono grandi sforzi per non accumulare chili in eccesso, nonostante tanti pasti consumati fuori casa. Suggerisce di rispettare "piccole regole di buon senso, più qualche trucco per non rinunciare alle cose che ci piacciono di più senza poi subirne troppo le conseguenze sulla bilancia”.

"Bisogna camminare molto, evitare il più possibile di essere sedentari: meglio fare le scale che prendere l'ascensore, o fare quanti più tratti di strada a piedi anziché in auto o in motorino. Io cammino circa 8-10 km al giorno e, se si riesce, meglio andare almeno un paio di volte a settimana in palestra".

"Per quanto riguarda l'alimentazione, il trucco resta mangiare tutto, ma in piccole porzioni. Io che mangio spesso al ristorante, cerco di compensare quando sto a casa. Per esempio qui non bevo quasi mai vino, cosa che invece amo fare molto al ristorante, specie se in compagnia. Se mangio la pasta, non mangio il pane e viceversa".

Secondo Antonio Amenduni, food ambassador pugliese e pasta teacher, per restare in equilibrio tra pranzi e cene fuori e benessere fisico, bisogna ripensare il concetto di detox. "Il detox consiste nel non sporcare il nostro organismo con del cibo spazzatura, anche se il junk food può stimolare il nostro organismo a reagire e ripulirsi, oltre che appagare il palato".

Anche Amenduni fa molto sport. "A causa di un infortunio non posso più nuotare, sport che straconsiglio. Ma faccio pesi (per conoscere e tonificare il mio corpo), spinning (per spendere energie e come esercizio cardio) e pilates (che aiuta a rilassare e a sentire il corpo)".

A tavola bisogna ripartire da un'educazione alimentare che parte dal conoscere quello che si mangia, imparando a distinguere su carboidrati, grassi e proteine, – spiega il food ambassador –. Una dieta sbilanciata porta a stare male e a mettere su peso oltre il surplus calorico. Fuori casa impariamo a scegliere. Se la sera mangiamo una pizza, abbasso i carboidrati e i grassi durante il resto della giornata. Io dico sempre che le kcal sono dei gettoni che abbiamo a disposizione, da spendere per tutti e 3 i macro. Una volta terminati, non possiamo più mangiare altro. Per dimagrire poi applico il deficit calorico: mangiare meno e bruciare di più”.

Anche Coral Sisk, giornalista enogastronomica del Guardian e creatrice del blog Curious Appetite Travel, consiglia di puntare sulla low carb diet abbinata allo sport. "Evito zuccheri, pasta, riso, patate, farine o cereali. Come frutta, assumo solo mirtilli. Non mangio verdure che contengono molto amido. Vanno bene olio extravergine d'oliva, noci, avocado, carne, pesce, uova, tofu. Si può bere vino, ma in quantità ridotte. Non bevo cocktail né birra, ma mi concedo della grappa".

"Quando vado al ristorante, – continua la giornalista – scelgo antipasti, secondi e contorni senza cereali, farine, panatura o fritti. Se mi incuriosisce qualcosa che è fuori da questa lista, chiedo quali pasti sono a disposizione in porzioni ridotte".

Nunzia Bellomo, creatrice del blog Miele di Lavanda, si affida ai dettami della dieta mediterranea, intesa non tanto come tradizione culinaria ed elenco degli alimenti, quanto alle sue regole, come l'alternanza degli alimenti.

Non mangio pasta, carne o dolci tutti i giorni, ma cerco di distribuirli nel corso della giornata e della settimana. Non rinuncio mai alla colazione. Mangio una brioche o una torta da credenza in base a ciò che ho voglia, cuocendoli da me. In questo modo posso fare attenzione agli ingredienti e sostituire quelli più dannosi, come il burro con l'olio. Non mangio primo e secondo tutti i giorni e la sera preferisco cenare con molte verdure, o alternando carne e pesce”.

Un altro fattore a cui fare attenzione è la quantità. “Mangio tutto, perché mi piace tutto, non rinuncio a niente. Ma sono attenta alle quantità. Dopo un blog tour, evito grassi. Mi affido spesso agli estratti: verdure e ortaggi, a seconda di quello che offre la stagione, possono sostituire il pranzo quando ho bisogno di energia. Non sono per i digiuni o per i beveroni per ritrovare la forma fisica”, spiega Bellomo.

E poi faccio sport, regola presente anche nella dieta mediterranea. Non a livello agonistico, perché non voglio rinunciare al piacere del cibo: basta praticare 2-3 giorni a settimana. A me piace correre perché riesco ad apprezzare quello che ho intorno, sentire il profumo della rucola che mi ricorda quando uscivo con mia nonna a cinque anni. È il mio momento: mentre corro, penso, realizzo le ricette, mi vengono in mente degli abbinamenti. Riesco a staccare da tutto”.

Proprio su questo punto – lo sport – Salvatore Cosenza, food writer per Agrodolce e autore della pagina Lieviti Digitali, fra il serio e il faceto, lancia una "teoria rivoluzionaria". “Lo sport fa male. Per mangiare e non ingrassare non bisogna assolutamente fare mai sport! Altrimenti il metabolismo si impigrisce. E se si impigrisce poi, appena ti fermi ingrassi... Invece se deve fare tutto da solo sa che deve darsi da fare”.

La valenza scientifica di ciò che dice è tutta da provare ovviamente, ma lui ne sembra abbastanza convinto. "A parte gli scherzi, - continua - io non faccio assolutamente niente". La sua forma fisica è la dimostrazione che si può faticare tanto, è vero, ma contro il metabolismo si può fare poco: se funziona bene, lo sport resta solo un hobby e le diete, una preoccupazione inutile.