Il riso glutinoso o riso colloso (oryza glutinosa) è una particolare varietà asiatica di riso che presenta una forma di chicco allungata. In Cina è chiamato nuòmi, in Giapponese mochigome, in Corea chapssal e in Thailandia kao niao.
Dopo la cottura diventa particolarmente appiccicoso poiché contiene un elevato contenuto di amilopectina che lo rende simile ad un colla.
Nonostante il nome, che potrebbe trarre in inganno, il riso glutinoso è privo di glutine
In cucina si utilizza principalmente macinato, come farina bianca, ed è indicato per preparare dolci o creme. I suoi chicchi sono di colore bianco opaco, nero o viola e vengono consumati in piatti appartenenti a varie cucine etniche (ad esempio Lanna, Issan o Thai).
Il riso glutinoso ha un basso contenuto di grassi, ma al tempo stesso non offre il valore nutritivo del riso integrale. Si coltiva principalmente in Thailandia, Laos e Cina e deve il suo nome proprio alla sua natura particolarmente appiccicosa (“glutinosa”).
Una tazza di riso glutinoso bianco contiene 169 calorie, 36,7 grammi di carboidrati e 3,5 grammi di proteine e, a seguire, fibre (1,7 gr.), grassi (0,3 gr.) e in misura minima anche vitamine.
La storia di questo alimento risale al 900 AC. Alcune antiche testimonianze, infatti, attestano che degli agricoltori asiatici decisero di iniziare a coltivare questa qualità di riso per le sue proprietà collose e che in poco tempo essa divenne molto diffusa nel mondo orientale.
È un cibo che si può acquistare online o in negozi etnici specializzati. È bene tenere presente che, durante la cottura, esso richiede un quantitativo di acqua inferiore rispetto alle altre tipologie di riso più note nel mondo occidentale.
Il riso glutinoso può essere cotto anche al vapore. Volendo optare per questa modalità di preparazione, si deve avvolgere l’alimento nelle garze così da mantenerlo al di sopra del livello dell'acqua. Infine, si può cucinare anche immergendolo nel latte di cocco per dargli un sapore più particolare.