Cara Maya,
mi chiamo Francesca e ti scrivo perché ho bisogno di sfogarmi. Sono una persona fortunata, che gode di buona salute e che sta bene con sé stessa. Qual è il mio problema allora? Si tratta del rapporto con mia madre.
Non siamo mai riuscite ad andare d’accordo e nonostante tutti i miei sforzi di adattarmi al suo modo di essere e alla sua incapacità di lasciarmi vivere la mia vita, alla fine finiamo sempre col litigare.
Sono molto amareggiata perché conosco gente che una mamma non ce l’ha, mentre io ce l’ho ma non riusciamo mai a capirci…
Fra
Maya Risponde
Cara Francesca,
sai quante volte ho pensato che io e mia madre parlassimo lingue diverse? Come se provenissimo da pianeti di sistemi solari distanti anni luce tra loro. Per anni ho creduto che la colpa fosse sua e del suo bisogno di controllare ogni cosa.
Mi sentivo oppressa, arrabbiata, sbagliata, giudicata in tutte le mie scelte. Poi sono cresciuta e ho capito che la maggior parte dei nostri litigi era dovuto a problemi generazionali.
Lei era ormai una donna sui 60, che aveva vissuto per tutta la vita nello stesso posto, amato un unico uomo, fatto lo stesso lavoro, visto gli stessi volti per decenni.
Io ero l’insoddisfazione personificata: cambiavo lavoro di continuo, mi spostavo di città in città, avevo amato diversi uomini e conosciuto migliaia di persone. Se si trovavano già agli antipodi all’inizio, le nostre menti non avrebbero mai potuto essere più incompatibili di così.
Ho imparato a far questo: a soprassedere. A ridere delle nostre differenze nonostante tutto e a godere del tempo che la vita ci concede ancora insieme.
Non sentirti amareggiata, sono sicura che lei ti vuole molto bene, anche se il suo modo di dimostrartelo potrebbe essere incomprensibile per te.
Prova a vivere il vostro rapporto con più leggerezza: lei non cambierà, ma tu potrai riuscire a scovare aspetti del suo carattere che finora avevi sottovalutato perché impegnata a vincere uno dei tanti litigi.
So che è difficile, ma se ci pensi potrebbero essere gli ultimi anni da passare insieme a lei.
Ti abbraccio,
Maya
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