Ciao Maya,
ti scrivo per una questione un po’ delicata, che non ho ancora avuto il coraggio di condividere con qualcuno.
Mi chiamo Pietro, ma non mi sono mai sentito tale. Mi sento Giulia da un bel pezzo e questa cosa mi spaventa, perché so già come sarei etichettata in un Paese come l’Italia. La cosa che mi spezza più il cuore, però, è che non so come dirlo a Maria.
La donna che amo e che da me aspetta anche un bambino. Non voglio lasciarla. Ma non riesco più a vivere con un corpo che non sento mio.
Pietro, anzi no, Giulia
Maya Risponde
Carissima Giulia,
è bello vederti rinascere nelle tue parole.
Sentire chi sei veramente, una persona che ha solo bisogno di fiorire e di poter scappare per sempre dalla prigione che rappresenta il suo corpo.
Io sono sicura che Maria ami Giulia per la sua essenza, e non Pietro per il suo corpo. E che l’amore, quello vero, sia in grado di superare qualsiasi cosa.
Scegli di essere chi sei veramente.
Ama senza condizioni, né generi, né barriere.
Vivi senza nasconderti.
Liberati.
Il resto si sistemerà da sé. E sono convinta che tu e Maria sarete dei genitori fantastici.
Ti abbraccio,
Maya
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