Ciao EMME,
il fatto che sia uomo, etero, single, con ex moglie recente e figlie, e leggo la tua Posta del Cuore già dovrebbe suonare strano. Ma è il primo passo per chiederti un consiglio su quello che capita a chi non si sente rappresentato dagli uomini che raccontano le tue lettrici. Diciamo che, a parte qualche sincera sculacciata a chi ti scrive di drammi che tali non sono, la tua posizione è molto spesso in difese delle donne che ti scrivono e di giusto spregio per i maschi di cui ti raccontano.
E posso anche dirti che sono sempre d’accordo con te, così come ti raccontano, quegli uomini non hanno proprio nulla che possa salvarli.
La mia provocazione parte da: ”Ma siamo proprio sicuri che ti abbiano raccontato la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità?". Penso di sì, e figurati se posso permettermi di giudicare chi ti scrive. Che senso avrebbe scriverti una non verità ?
Ma, entrando nel merito, in modo più politicamente corretto, potremmo ipotizzare in qualche caso che forse le donne (e perdonami la terribile generalizzazione) tendono a capire quello che vogliono sentirsi dire o, peggio, pensano troppo e finiscono per vedere la loro verità come assoluta ?
Ti scrivo questo perché dopo tanti anni di relazioni e due matrimoni in cui ho sempre cercato la condivisione e ho messo la costruzione del rapporto davanti a tutto (problema mio ovviamente), sono arrivato a questo punto della mia vita in cui fatico anche solo ad immaginare di rifare lo stesso errore che non mi ha portato da nessuna parte fino a qui (al netto di due bambine incredibilmente belle che amo alla follia).
Chiamo errori quelli che ho fatto perché me ne assumo tutta la responsabilità, non sono certo una vittima incompresa.
Dici molto bene quando consigli in un rapporto di imparare a tirare la corda con il rischio che si spezzi, io non sono stato capace di farlo praticamente mai, perché l’obiettivo di costruire una relazione con persone che mi piacevano mi ha fatto sempre fare un passo indietro piuttosto che cercare lo scontro ed essere me stesso, o almeno dichiarare chi ero per bene.
Oggi vivo di “oggi”, fino a prova contraria, perché voglio ferocemente essere me stesso e dichiarare chi sono e cosa penso in questo momento. Ma non lo faccio fintamente, ci sono arrivato dopo un lungo percorso e adesso non riesco ad essere diverso da così.
Non metto le mani avanti, non faccio finta, dico sinceramente come la vedo in questo periodo.
E quando mi comporto così, mi trovo davanti donne che dicono subito: ”Ma certo, anche io, a chi lo dici” o cose simili a:”Ti capisco benissimo, e ti ringrazio di essere stato chiaro, io la penso come te”.
Ma poi, immancabilmente, quando passa un “oggi” senza che tu ci sia, se non ti comporti come si aspettano che tu faccia, quando hai bisogno di essere solo con te stesso, ti “rinfacciano” anche con un po’ di vigore che: ”Se non vuoi nemmeno parlare con me dei tuoi problemi…”, “ma non penserai che io faccia entrare nel mio letto chiunque passi per strada”, “ma quando facciamo due giorni via insieme ?”….dopo poco, e forse giustamente, appena non sei come ti sei comportato quella volta che hai fatto ridere e stare bene l’altra persona.
Quando sto bene, sto bene sul serio, non cerco una one night stand, non sono mai poi così tanto divertenti, ma non posso certo pensare che una breve frequentazione diventi (per me) un inizio di relazione. Fuggo, al momento, da quel concetto. E lo dico forte e chiaro da subito quello che sono in grado di dare. Così come altrettanto sinceramente dico che al massimo potrebbe capitarmi di girarmi indietro ad un certo punto e dire: ”Ma guarda, sono 5 anni di oggi vissuti con te”. Ma vivere “oggi”, per me significa dire che non penso ad una relazione appena frequento una donna, non penso alla convivenza e, probabilmente, come diresti tu, non penso all’amore con lo slancio di quando avevo 25 anni meno di adesso. Parimenti mi è capitato di fare un gesto di attenzione, che mi piacciono sempre, e poi dopo pochissimo capire che quello è già uno standard che se non ripetuto fa subito scattare il dubbio (espresso a chiare lettere) della donna a cui l’ho fatto. Con un esempio che mi piace raccontare perché è stato un classicissimo della mia vita sentimentale, ti dico che non capisco perché una donna ti dica che San Valentino le fa schifo, che è una festa per sfigati, che se l’amore è vero è San Valentino tutto l’anno e tu, uomo pirla, esulti pensando che questa volta è quella giusta, salvo ricredersi l’anno successivo quando a San Valentino lei dice:”Ecco, neanche un fiore per San Valentino”. E quel fiore vorresti avesse spine orribili e ritorte per farle ricordare che quella festa la schifava pure lei.
Certo, mi dirai, non ti sei mai accorto di quante donne fingono l’orgasmo ? Beh, anche qui ci ho messo un bel tot e non sono nemmeno sicuro di aver capito tutto…. ma ho capito che la parola “fingono” mi riporta alla partenza del discorso. Siamo sicurissimi che tutte ti scrivano la vera verità ? E se così è, non sarà che magari il punto di partenza si sono dimenticate di raccontartelo.
Poco importa, non era questo che volevo sostenere, ma il consiglio di cui avrei bisogno è: per poter stare e divertirsi con una donna, per passare del tempo con lei, e non solo una sera, bisogna che io sappia già cosa vorrei da lei e intravedessi subito i prodromi dell’amore vero, altrimenti dovrei evitare anche solo di baciarla? E se dichiaro questa mia visione e mi rispondono che "è proprio la loro" o che "non hanno nessun problema", devo già immaginare che stanno fingendo l’orgasmo per farmi contento ?
Ecco, ovviamente non penso di aver ragione e probabilmente ci sono cose che sbaglio nel dire, sicuramente non sono chiaro come penso di essere, ma la domanda finale è:”chi ci pensa a maschi che non sono necessariamente beceri, falsi e traditori ?”.
Ti ringrazio tanto se vorrai darmi i tuoi consigli e, se no, continuerò lo stesso a seguire la tua Posta perché mi piace molto come scrivi.
R
Maya Risponde
Ciao R,
Lavorerei un filino sul dono della sintesi, ma non credo che tu possa essere frainteso.
Prima di tutto: non è maschi contro femmine. Sono tutti cuori.
Ci sono quelli per bene e quelli cialtroni. Alcuni guidano la moto altri barcollano sui tacchi.
Certo, la biondezza e il rosa sparso qua e là mi rendono un po’ più materiale da femmine, ma i maschi che scrivono mi danno grande soddisfazione.
Quindi: tu dici da subito quello che sei e TUTTE ti dicono “Rock n Roll” mentre guardandoti intravedono in controluce un cavallo bianco, un mantello e una calzamaglia turchese…?
Questa provocazione risponde alla prima domanda: "siamo sicuri che dicano la verità tutta la verità nient’altro che la verità?” NO. Come te, dicono la loro parte.
E io credo alla loro buona fede come alla tua.
So bene che ci sono donne come quelle che descrivi tu: freak, mitomani che scrivono 345 messaggi al giorno, che alla seconda cena tirano fuori il laptop e vanno su subito.it per prenotare le vacanze anche se è febbraio, che dopo due secondi ti danno un nomignolo che anche i 7 nani ti guardano con un misto di pena e supponenza.
(Ecco se posso, hai un radar? O un pelo di accanimento nel trovarle tutte così forse…)
D’altro canto ci sono maschi fidanzati e o sposati che vanno sulle chat, uomini che hanno fatto della sparizione dopo mesi di frequentazione una specialità olimpica, ambiziosi che credono di poter passare in terza serata out of the blue dopo mesi in cui non ci si è ne visti ne sentiti (roba che nemmeno citofonasse Claudio Santamaria con tutti i fiori che non hai mai regalato tu a San Valentino).
Tra i cuori per bene, a cui mi pare entrambi abbiamo l’ambizione di appartenere ci si ascolta.
Io sono una da “OGGI” con la consapevolezza che hai una relazione (nel senso di relazionarsi all’altro, nessun diamante, nessun mutuo a tasso fisso per due) anche con l’omino del meteo, o con Paolo Fox.
E, come me, un sacco di altre donne. Abbiamo imparato a star da sole, cosa viene dopo l’OGGI non lo sa nessuno, non lo sappiamo noi, non lo sai tu, quindi mettersi nella posa del pensatore di Rodin a meditare sul senso delle cose dopo due settimane in cui vedi e senti uno/a non è più cosa, dalla pubertà in poi.
”Oggi” ci piace R. se le cose sono fatte per bene. Se non si sente in ogni secondo la paura di un legame, se ci si lascia andare, se non si pensa che in ogni momento andremo a pezzi o vi ameremo alla follia.
Non serve che tu veda i prodromi dell’amore vero. Basta che tu non la faccia sentire come un pit stop del moto mondiale, che se ti piace lo dimostri senza paura di generare chissà quale standard (nessuno metterà una recensione su TripAdvisor..), che se ti senti di cambiare musica da Chopin a Fabri Fibra l’altra deve capire se la musica le piace.
Tu sei capace di dare degli OGGI così?
Anche con la più emancipata delle femmine ci vuole delicatezza. Ci vuole attenzione.
Se si fa fatica è meglio stare da soli.
A non fingere a letto siamo rimasti io, Yoda e una vecchia signora nello Yorkshire non mi pare il caso di interrogarsi su questo punto R.
Dormi sereno, è come chiedersi se la crema Somatoline per la cellulite funziona veramente. Nemmeno la Madonna di Fatima (che la usava) sa darci una risposta.
Devi riconoscere le femmine della tua specie, o quelle ad essa complementari.
Ah, ai maschi che non sono necessariamente beceri, falsi e traditori ci pensa la vita.
Io comunque due fiori li prenderei. A caso. O manda dei biscotti.
Che male può fare?
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