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Cuore

Lo amo, ma non lo capisco

Lo amo, ma non lo capisco

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Martina è innamorata del suo fidanzato che però ultimamente, con strani atteggiamenti, sta facendo crollare le sue certezze. I consigli di Maya.

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Cara Maya,

mi chiamo Martina e sono una di quelle persone abituate a tenersi tutto dentro. Questa volta, però, sto vivendo una situazione particolare che mi fa sentire il bisogno di chiedere un consiglio.

Per una serie di ragioni che richiederebbero mesi di parole e di psicoanalisi, ho difficoltà a fidarmi degli altri. Questo non significa ch’io non abbia rapporti, anzi. Quando riesco ad aprirmi mi affeziono e difficilmente mi stacco da qualcuno, ma quando quel qualcuno mi ferisce ripiombo di nuovo nel piccolo guscio di paure e insicurezze che però mi aiuta a difendermi dal mondo.

Arrivo al dunque: mi sono innamorata, dall’oggi al domani, di un ragazzo che è riuscito a farmi stare bene fin dal primo istante. Del quale mi fidavo. Non ho dovuto neanche spingere troppo per rompere il guscio: è successo ed è stato bellissimo.

All’inizio andava tutto a gonfie vele, poi all’improvviso qualcosa è cambiato. Lo vedo sempre più assente, quando siamo insieme guarda sempre il cellulare e quando sono nei paraggi nasconde lo schermo… e io non capisco il perché né quello che sta succedendo.

Le relazioni sono complicate è vero, e le persone ancor di più. Però non mi capacito di questo suo cambio di rotta, che mi lascia pensare che ci sia qualcosa sotto… qualcosa che non va e che lui ha reso impenetrabile.

Così, sempre più spesso, nonostante l’amore che provo mi rintano ancora una volta nella mia fortezza… lasciandolo fuori, con mia grande tristezza.

Cosa faresti al mio posto?
Martina 

Maya Risponde

Cara Martina,

la vita di noi principesse con l’armatura è sempre un po’ più difficile rispetto a quella delle altre. Ci mettiamo davvero sempre tanto a far cadere giù tutti gli scudi che usiamo per difenderci, aspettandoci che anche dall’altro lato ci sia qualcuno totalmente disarmato, che al massimo potrà lottare con noi a colpi di fiducia e rispetto reciproco.

Poi accade che il cavaliere che ci aveva promesso che non avremmo più avuto bisogno di protezione si rivela un Semola (ricordi lo scudiero de’ La spada nella roccia?): solo che non diventerà re.

Posso dirti quello che penso, in tutta onestà. Che le delusioni fanno parte del pacchetto. È un all inclusive nel quale non possiamo decidere ogni singola tappa. Alcune ci piaceranno e, come hai scritto tu, andrà tutto a gonfie vele. La nave arriverà dove desideri e magari troverai anche un tesoro sull’isola! E altre nelle quali una mareggiata improvvisa ci costringerà a dover gettare l’ancora per cercare di non essere trascinati giù dalla forza delle onde.

Questo non vuol dire dover accettare tutto, ma essere consapevoli che non potrà sempre andare tutto bene. Quello che dovresti cercare di fare in questo momento è di raccogliere tutte le sensazioni negative che stai vivendo e trasformarle in domande che vorresti fare a lui. Perché, fiducia a parte, è il dialogo il capitano migliore per navigare in acque serene.
Non tenerti tutto dentro. Trova la forza di uscire ancora dal guscio con la tua armatura e trovare le risposte che meriti. O al massimo, portalo con te, un po’ come le tartarughe: procederai lentamente, è vero, ma alla fine almeno avrai lasciato un po’ della tua tristezza dove dovrebbe stare. Lontana da te.

Ti abbraccio,
Maya

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