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Concedetevi un weekend a Gubbio per San Valentino

Tra le maggiori città d’arte dell’Umbria, Gubbio è ricca di architetture particolari e ha una piazza principale davvero straordinaria. 

Tra le maggiori città d’arte dell’Umbria, Gubbio è ricca di architetture particolari e ha una piazza principale davvero straordinaria. 

Volete un’idea insolita e carina per festeggiare San Valentino con la persona che amate? Passate qualche giorno nella cittadina umbra di Gubbio. Il motivo? E' molto romantica, si mangia e si beve bene, tutto è all’insegna di una vacanza perfetta per due!

Se deciderete di passare un fine settimana alla scoperta di Gubbio vi accoglierà la duecentesca chiesa di San Francesco, parte dell’omonimo convento eretto nella prima metà del XIII secolo. La facciata è incompiuta e ornata da un bel portale gotico. Altra chiesa da visitare è quella di San Domenico, nel quartiere di San Martino.

Largo del Bargello, con il palazzo omonimo e la fontana dei Matti, rifatta nel XIX secolo, è molto caro agli abitanti. Fatevi una passeggiata alla scoperta di via dei Consoli e del suo palazzo: è uno tra i più armoniosi edifici pubblici d’Italia, al suo interno vi sono il Museo civico e la Pinacoteca.

Non perdetevi piazza Grande, una magnifica terrazza affacciata sulla campagna, un magniloquente spazio medievale. Palazzo Ducale è il segno del dominio dei Montefeltro su Gubbio: noto anche come Corte nuova, consta di due corpi di fabbrica disposti attorno a uno splendido cortile rettangolare.

La Cattedrale è intitolata ai protomartiri cristiani Giacomo e Mariano: venne eretta nel primo triennio del XIII secolo su progetto di Giovanni da Gubbio. Per ultimo dedicatevi al quartiere Sant’Andrea: comincia da via Savelli della Porta, a cui si arriva incontrando via XX Settembre; è l’asse del quartiere, che è compreso tra il palazzo Pretorio e Porta Romana. Percorrendola si incontrano la seicentesca chiesa dei Muratori, il palazzo della Porta e la chiesa di Santa Maria Nuova, eretta nel 1270-80 e ornata all’interno da affreschi tre-quattrocenteschi, tra cui la Madonna del Belvedere di Ottaviano Nelli (1413).