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Visitare Milano: Basilica di Sant'Ambrogio

Cuore della vita spirituale di Milano, la Basilica di Sant’Ambrogio è la chiesa che, dopo il Duomo, attrae più fedeli e visitatori.

Cuore della vita spirituale di Milano, la Basilica di Sant’Ambrogio è la chiesa che, dopo il Duomo, attrae più fedeli e visitatori.

La basilica di Sant'Ambrogio, considerata per importanza la seconda chiesa della città di Milano dopo il Duomo, rappresenta una delle più antiche basilica dell'epoca paleocristiana e medioevale.

Punto fondamentale della storia milanese e della chiesa ambrosiana la basilica, edificata tra il 379 e il 386 per volere del vescovo di Milano Ambrogio che qui venne sepolto nel 397, prende il suo aspetto definitivo ispirato all’architettura romanica tra il 1088 e il 1099.

In origine, per volere di Sant’Ambrogio, la chiesa fu chiamata “Basilica Martyrum” perché sorgeva al centro di una vasta area, detta Hortus Philipphi, riservata a sepolture cristiane e dove erano presenti piccole celle in memoria dei martiri.

Dell’originaria basilica Martyrum rimangono l’imponente sarcofago di Stilicone, attribuito al generale di Teodosio, alcune tarsie marmoree policrome, una transenna marmorea e due pregiati pannelli in legno scolpito della porta d'ingresso commissionata da Ambrogio.

La basilica di Sant'Ambrogio si compone di tre navate, una centrale e due laterali, di pilastri che danno slancio e armonia all’intera struttura interna e presenta un soffitto caratterizzato da volte a crociera a costoloni.

La facciata a capanna, aperta da due loggiati sovrapposti che si congiungono con l’interno del portico, è inquadrata in alto dai due campanili, quello a sinistra detto “dei Canonici” (1141) e quello a destra “dei Monaci” (842).

La chiesa ha subito seri danni a seguito dei bombardamenti anglo-americani avvenuti durante la seconda guerra mondiale nel 1943: fu distrutta la parte esterna del portico, danneggiata la cupola e il mosaico alle spalle dell'altare.

Fortunatamente i restauri degli anni '50 riportarono la basilica al suo antico splendore.

Assolutamente imperdibili il prezioso Altare d’Oro del maestro orafo Vuolvino (835), gli affreschi e i mosaici della settima cappella che conduce al sacello di San Vittore in Ciel d'Oro e il mosaico absidale che mostra il Redentore fra i Santi Gervasio e Protasio.

Foto © ADTStudio - Fotolia.com
 

Tipsby Dea

Quando è aperta

La Basilica, la cui visita dura 1 ora circa, è aperta da lunedì a sabato dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 18,00, mentre la Domenica dalle 15,00 alle 17,00.