La rocca e le mura di Castiglione del Lago
La rocca e le mura di Castiglione del LagoA pochi chilometri da Perugia, sulla riva occidentale del lago Trasimeno, si trova la fortezza di CastiglionedelLago.
Il maniero sorge in una posizione difensiva di successo, su uno stretto istmo a controllo del lago Trasimeno, il più importante della regione. La cittadella è arroccata su un colle e protetta da alte mura. Si accede al borgo passando attraverso le tre porte Perugina, Fiorentina e porta Senese.
La costruzione della fortificazione risale al XII secolo, sul luogo dove sorgevano le rovine di un edificio più vecchio. L’interno delle mura è occupato per la maggior parte dal palazzo Corgna e dal mastio; questo ha una forma triangolare, una scelta singolare e originale, e si collega ad altre quattro torri dalle mura stesse. Una passeggiata sui camminamenti di ronda delle mura regala una vista panoramica del lago.
Nel 1550 Papa Giulio III concesse Castiglione del Lago alla famiglia della Corgna, creando in questo modo un piccolo stato principesco. Tra coloro che si distinsero ci fu Ascanio, coraggioso condottiero, che fece costruire il palazzo ducale, la sede del dominio. Ascanio sostituì le precedenti torri con i bastioni cilindrici e decorò l’interno delle mura con splendidi giardini all’italiana.
In origine esisteva un ulteriore tratto di cortina difensiva che partiva da palazzo Corgna e arrivava fino al mastio. Un camminamento coperto con feritoie univa le due sedi, voluto da Ascanio come via di fuga in caso di attacco o assedio.
Palazzo della Corgna era la residenza della famiglia e sede amministrativa. Fu costruito durante il Cinquecento per celebrare l’insediamento della dinastia in città. L’architetto fu Galeazzo Alessi, un amico di famiglia, in particolare di Fulvio, fratello di Ascanio.
Il palazzo è nelle decorazioni una vera e propria celebrazione delle gesta di Ascanio e della famiglia Corgna sotto forma di raffigurazioni a tema mitologico e storico. Molti degli affreschi furono realizzati da Niccolò Circignati detto ‘il Pomarancio’.
La sala d’ingresso è decorata con una serie di affreschi che celebrano il matrimonio tra Diomede della Corgna e Porzia Colonna; le pareti e il soffitto sono ricoperte da scene mitologiche quali il Giudizio di Paride, Diana ed Endimione, Ercole che sconfigge l’Idra, Perseo e Andromeda.
La sala degli Dei deve il proprio nome al ciclo di affreschi che raffigurano Giove circondato dagli dei dell’Olimpo; altre stanze con soggetti presi dalla mitologia sono la sala di Plutone e Proserpina, la sala di Fetonte, la sala dell’Eneide. La stanza di Cesare illustra alcune scene della vita dell’Imperatore, sottolineandone l’audacia, le qualità diplomatiche e da condottiero, in realtà un chiaro riferimento alle imprese di Ascanio.
Nelle sale di Diana e Callisto, delle Arti e della Metamorfosi ha oggi sede la Biblioteca comunale. Tra i raffinati cicli di affreschi che decorano le pareti, è da ricordare Storie del mondo alla rovescia con alcune scene che rappresentano il capovolgimento dell’ordine naturale delle cose.
La sala dell’investitura è di nuovo dedicata alle gesta di Ascanio con sedici arazzi dedicati alle principali vicende politiche e militari della sua vita. Nella sala di Annibale viene ricordata la battaglia del Trasimeno.
All’interno delle mura si conservano i ruderi della chiesa paleocristiana di Castiglione del Lago, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. Proprio di fronte alla fortezza troviamo l’ospedale con l’annessa cappella, unica testimonianza della presenza di un convento. L’interno è decorato con un affresco raffigurante la Madonna delle rose, attribuito a un seguace del Perugino.
La città è attraversata dalle due strade principali, Vittorio Emanuele e del Forte, lungo le quali si trovano i principali edifici religiosi della città: la chiesa di Santa Maria Maddalena e la chiesa di San Domenico di Guzman, fatta costruire nel Seicento dal duca Fulvio Alessandro della Corgna per la guarigione della moglie Eleonora de Mendoza. La leggenda racconta che solo l’olio della lampada votiva del santo riuscì a guarire miracolosamente la donna da una grave malattia al braccio.
Il centro città è dato da Piazza Mazzini, sulla quale si affaccia il palazzo del Popolo. L’edificio su quattro piani ha una pianta a L: al seminterrato si trovano le cucine e i magazzini, seguono le cantine e le scuderie, il piano nobile è occupato dalle camere di rappresentanza e quelle adibite alle funzioni amministrative, il piano superiore ospita gli ambienti di servizio e le stanze da letto.
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