Vini e prodotti tipici della provincia di Pordenone
Vini e prodotti tipici della provincia di PordenoneDai piedi dei monti fino al mare: la parte più occidentale del Friuli-Venezia Giulia è la zona di produzione delle DOC Grave della provincia di Pordenone. Conosciuta soprattutto per i suoi vini, da secoli qui si pratica la viticoltura, attività tramandata come un’arte, tra civiltà e popolazioni.
Ciò che rende questo vino unico è il terreno, di origine alluvionale, formatosi dalle esondazioni dei fiumi Meduna, Cellina e Tagliamento; sassoso e ghiaioso, presenta le migliori condizioni per la coltivazione di questo tipo di vite. Durante il giorno i ciottoli scaldati dal sole raccolgono il calore per poi rilasciarlo durante la notte, mantenendo così una temperatura adatta. Per la sua posizione la zona presenta un riparo naturale dai venti freddi del nord, e gode degli effetti provenienti dal mare Adriatico. È proprio da questo terreno formato dai depositi calcareo-dolomitici che prende il nome la DOC: il termine grave indica infatti le pietre che rendono questi vini unici.
La zona intorno a Pordenone è chiamata dei Magredi, che significa appunto ‘terra magra’, dovuta alla distesa di sassi che rende il terreno arido in certe aree, per poi rifiorire nella zona della risorgive, dove si concentra una gran varietà di flora e fauna.
La terra dei vini DOC Friuli Grave è in realtà suddivisa tra la provincia di Pordenone e quella di Udine. I vini della zona sono freschi, fruttati, eleganti nelle varietà bianche, mentre i rossi sono armonici, di corpo e profumati da giovani, di gusto pieno e strutturati se invecchiati. Il Friuli Grave è disponibile bianco, rosso, rosato e novello. Sono prodotti di questa zona: Tocai friulano, Pinot bianco, grigio e nero, Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Verduzzo friulano, Traminer aromatico, Merlot, Cabernet franc e Sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso. Sono tutti vini che hanno conquistato una grandissima parte del mercato non solo italiano, ma anche mondiale.
Il vino più diffuso è sicuramente il Friuli Grave Pinot bianco; la storia del vino è singolare: il vitigno, già coltivato in epoca romana, venne importato dai legionari in Francia sotto forma di Pinot nero; qui per mutazione diede origine al bianco o al grigio. Tale vite è la base dei più importanti vini francesi ed europei; il vino autoctono ritornò in Italia nell’Ottocento, oggi è coltivato in questa zona del Friuli che produce un vino fine e di classe. Dal gusto secco, armonico e vivace, ha un profumo delicato con note floreali. Viene prodotto anche nella versione frizzante, spumante e superiore.
Le città e i paesi toccati dalla strada dei prodotti tipici sono delimitati dal corso del fiume Tagliamento e il confine con il Veneto: Pordenone, Polcenigo, Aviano, Porcia, Prata di Pordenone, Chions, Cordovado, San Vito al Tagliamento, Zoppola, Sacile, Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, San Quirino, Sequals, Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, Valvasone e altri centri della Valcellina e Val Tramontina.
A San Giorgio della Richinvelda, in località Rauscedo, ha sede il più importante centro europeo per la produzione di barbatelle di vite. L’azienda offre un grande assortimento di cloni rossi e bianchi e più di 40 varietà autoctone italiane.
Il territorio ha una morfologia varia, e presenta quindi una gran varietà di prodotti tipici quali il formaggio Montasio, ricotte, caprini; asparagi, gamberi, trote anche affumicate; i dolci di Spilimbergo con la crema di mandorle, i tipici bussolai, dolci di origine veneziane diffusi in tutte le pasticcerie e panetterie della zona. Sono moltissimi i piatti con la polenta che si accompagna a formaggi, carni, funghi e baccalà. L’offerta di vini così varia permette innumerevoli abbinamenti gastronomici con tutti i piatti della zona, dalla carne al pesce, dalla polenta ai formaggi.
Tutta la provincia di Pordenone offre moltissimo al turista: castelli, ville, borghi medievali, ricchi di antiche tradizioni quali l’arte del mosaico, della lavorazione di bronzo, ferro, rame, legno e pietre.