Scoprire il centro storico di Urbino
Scoprire il centro storico di UrbinoIl centro storico di Urbino è passato alla storia, insieme alla Firenze medicea, come la culla del Rinascimento: il merito di questo riconoscimento va sicuramente al duca Federico da Montefeltro, figura che governò la città dal 1444 al 1482. Urbino è iscritta alla lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1998, la sua architettura esprime al meglio un’importante fase storica e artistica italiana, ma anche il potere e lo splendore della città durante l’epoca moderna.
Il cuore antico di Urbino è circondato da alte e imponenti mura costruite in mattone cotto. Le due maggiori vie del centro s’incrociano nella Piazza principale, dividendo così in due l’intricatissima rete di vie, stradine e viuzze della capitale dei Montefeltro.
Nel 1444, dopo la tragica morte del fratello Oddantonio, Federico divenne signore di Urbino. Il duca era una figura eclettica: importante condottiero e combattente, ma anche intellettuale e amante delle scienze e delle arti, riuscì a concentrare in città gli artisti di spicco di tutto il ducato. Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, che elaborò per Federico un sistema difensivo fondato su una serie di imprendibili rocche, Melozzo da Forlì e Luca Pacioli sono solo alcuni tra le illustri personalità che frequentavano la corte di Federico. Egli cercò di realizzare a Urbino una sorta di città ideale, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche come luogo dove il governo si fondeva con l’arte e la cultura.
I due monumenti più significativi del centro storico di Urbino sono il palazzo Ducale e il Duomo.
La costruzione del Palazzo Ducale, denominato la ‘Città in forma di Palazzo’, iniziò nel 1444: in quegli anni è documentata la presenza in città di scultori fiorentini capeggiati da Maso di Bartolomeo. L’intento degli artisti fu quello di incarnare gli ideali dell’Umanesimo riconducendo gli ‘accidenti’ della natura e l’attività umana entro le ferree leggi della dimostrazione matematica; non a caso, lo stile architettonico della città di Urbino viene spesso denominato come un ‘Rinascimento matematico’.
La facciata del Palazzo, ideata da Luciano Laurana, ha la caratteristica forma ‘a farfalla’, ovvero racchiusa da due sottili torri appuntite alte circa sessanta metri, che portano il nome del loro autore. Il palazzo purtroppo è stato privato nel corso dei secoli di tutti i suoi arredi, non è possibile pertanto ricostruire gli interni quali erano al tempo di Federico. Rimangono oggi le decorazioni scultoree dei portali, i soffitti, i camini, le pitture murali e le porte intarsiate.
L’edificio ospita il Museo archeologico urbinate e la Galleria nazionale delle Marche; la sezione più celebre di quest’ultima è ovviamente quella dedicata al Rinascimento urbinate, con le opere degli artisti della corte di Federico tra i quali i dipinti di Piero della Francesca, la Flagellazione e la Madonna di Senigallia, e due tele di Tiziano, l’Ultima cena e la Resurrezione.
Il duomo venne commissionato da Federico a Francesco di Giorgio Martini: la costruzione originale dell’edificio risale al 1021, fu però riedificato in stile rinascimentale, seguendo una linea semplice e austera; la chiesa fu di nuovo ricostruita in seguito al terremoto del 1789 dall’architetto Giuseppe Valadier. Del luogo di culto dei Montefeltro rimane solo la cappella del Sacramento che ospita l’Ultima cena di Federico Barocci. L’antistante ‘Museo Diocesano Albani’ conserva alcuni importanti reperti che vanno dal medioevo fino al Quattrocento.
Forse non tutti sanno che Urbino è la città natale di Raffaello Sanzio, la sua casa si conserva all’intero delle mura del centro ed è visitabile. Il padre di Raffaello, Giovanni Santi, era, infatti, uno degli intellettuali che frequentavano la corte ducale. Rientrano all’interno delle mura anche la fortezza Albornoz, l’ex convento di Santa Chiara, il Palazzo dell’Università, la chiesa di San Francesco e molti altri monumenti che hanno fato la storia della capitale dei Montefeltro.