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Estate 2022, cinque idee viaggio in auto

Da nord a sud, 5 itinerari da percorrere su quattro (o perché no due) ruote, così da evitare lo stress del volo cancellato all’ultimo momento.

Da nord a sud, 5 itinerari da percorrere su quattro (o perché no due) ruote, così da evitare lo stress del volo cancellato all’ultimo momento.

L’estate 2022 sarò ricordata per due cose: il caldo torrido e il caos nei cieli. Anzi a terra, visti i tantissimi voli cancellati (spesso poco prima della partenza) dalle varie compagnie aeree a causa della mancanza di personale e degli scioperi dei dipendenti. Siete davvero sicuri di voler volare o di tentare di farlo? Ecco in alternativa cinque itinerari italiani da percorrere in auto, alla scoperta di perle poco conosciute del nostro Paese. Cinque idee per viaggi brevi, considerando che il caro benzina… partiamo!

Friuli, dal mare alla montagna

Il Friuli ha davvero molto da offrire. Per qualche giorno tranquillo in spiaggia c’è Grado, che tra l’altro è punto di arrivo della ciclovia trasfrontaliera Alpe Adria Radweg. Da qui in pochi minuti è davvero facile raggiungere Aquileia, che a un certo punto fu una delle città più importanti dell’Impero romano: imperdibile la Basilica di Santa Maria Assunta, con il suo pavimento a mosaico policromo di 760 metri quadri. La città è inoltre ricca di rovine di epoca romana. Poco più di mezz’ora di auto e si arriva a Udine, il “salotto buono” del Friuli: è la città che conserva il maggior numero di opere del Tiepolo. A una quindicina di km c’è Cividale del Friuli, fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, da cui viene il nome Friuli: la cittadina conserva significative testimonianze longobarde nonché l’ipogeo celtico, che consiste in una serie di ambienti sotterranei, scavati nella roccia. Per i gourmet, a breve distanza da Udine c’è poi San Daniele del Friuli, famosa per il prosciutto. Lungo il Friuli scorre il Tagliamento, fiume balneabile in molti suoi tratti: l’ideale per un po’ di refrigerio con il caldo torrido. Via via che si sale verso nord, il Friuli diventa un paradiso per gli escursionisti, che non possono perdersi un giro delle malghe sul Montasio. E, a proposito di Alpi Giulie, vicino al confine con Austria e Slovenia ci sono poi i laghi di Fusine (foto in alto), un vero gioiello. Sulla strada del ritorno, ecco le Cave del Predil (la miniera è visitabile) e le Grotte di Villanova.

Marche, tra natura e storia

Le Marche sono senza dubbio una regione sottovalutata. Per chi arriva da nord, il suo punto di accesso è rappresentato da Pesaro, la città di Gioacchino Rossini. Dal mare in una quarantina di minuti si arriva a Urbino, uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano e tra l’altro città natale di Raffaello: ha un centro storico perfettamente conservato e, soprattutto, pochi turisti. Da qui si può partire alla scoperta delle perle del Montefeltro: la Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, a forma di tartaruga; il Forte di San Leo, dove morì Cagliostro (è in provincia di Rimini); la gola del Furlo; la Chiesa dei Morti di Urbania, dove sono conservate 18 mummie. A poco più di 60 km da Urbino c’è il Tempio del Valadier (nella foto), santuario ottagonale in stile neoclassico immerso nel ventre roccioso della Gola della Rossa e di Frasassi.

tempio valadier

A pochi passi sorge l’eremo di Santa Maria Infra Saxa. E a proposito di Frasassi, come non si può non fare tappa al famose grotte, ipogeo fra i più grandi e spettacolari al mondo? Poco lontano c’è Fabriano, con il suo centro storico medievale. E se volete fare un po’ di mare, a un’ora c’è Mezzavalle, splendida spiaggia selvaggia che si trova nella parte nord del Monte Conero.

Le perle della Tuscia

“Tuscia” era la denominazione attribuita all'Etruria dopo la fine del dominio etrusco: concentriamoci su quella romana, che oggigiorno indica il viterbese e in genere l'Alto Lazio. Viterbo, appunto, sede papale nel XIII secolo, conserva molte testimonianza del suo importante passato, su tutte appunto il Palazzo dei Papi. Ma è tutto il centro storico ad essere un gioiello. A cinque km da Viterbo c’è Villa Lante, uno dei più famosi giardini italiani a sorpresa manieristici del XVI secolo. E a proposito di sorprese, non si può che rimanere a bocca aperta visitando il Parco dei Mostri di Bomarzo (nella foto), chiamato anche Sacro Bosco, ornato da enigmatiche statue.

sacro bosco

La Tuscia è però in generale da scoprire così, come viene, perché costellata da borghi dove il tempo sembra essersi fermato: da Tarquinia a Tuscania, senza ovviamente dimenticare Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che muore”, costruita nella valle dei calanchi, su uno sperone di tufo. Ma fate un salto anche a Celleno e al suo “borgo fantasma” abbandonato nell’Ottocento, così come a Calcata, il paese delle streghe.

Molise, una regione da scoprire

Il Molise non solo esiste, ma è anche molto bello, tra antichi borghi sanniti, castelli medievali e spiagge dorate. Da Campobasso, capoluogo da apprezzare salendo fino al Castello di Monforte, in pochi minuti di auto si raggiunge il borgo di Ferrazzano, con i sui vicoli tortuosi: i bisnonni paterni di Robert De Niro emigrarono verso gli Stati Uniti proprio da qui. Ogni borgo è una perla e si raggiunge velocemente: Frosolone, con le botteghe artigiane dove si lavorano ferro e acciaio; Venafro con il suo Castello di Pandone, che oggi ospita il Museo Nazionale del Molise; Castel San Vincenzo, adagiato su un costone di roccia con vista sull’omonimo lago della acque turchesi (nella foto).

molise turismo

Poco lontano sorge l’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, una delle più importanti d’Europa nel Medioevo. Il Molise è tra l’altro una destinazione molto apprezzata dai motociclisti, poiché coniuga un ambiente naturale incontaminato, la bellezza di antichissime città e strade tortuose con continui saliscendi.

I tesori della verde Irpinia

Ci si sposta di poco con l’Irpinia (che in effetti si potrebbe abbinare al Molise), una sorta di “Terra di Mezzo” tra Tirreno e Adriatico ma, soprattutto, una terra decisamente verde. La città più grande di questa regione storico-geografica è Avellino ma, non ce ne vogliano i suoi abitanti, non è esattamente una destinazione turistica. Meglio la scoperta dei numerosi borghi: da Monteverde e Nusco, fino a Savignano Irpino e Zungoli. E poi i castelli: quello di Ariano Irpino, sede della prima contea normanna dell’Italia, Rocca San Felice, Calitri (nella foto), San Barbato e Castelvetere, senza dimenticare il Castello di Bisaccia, dimora di caccia di Federico II di Svevia.

irpinia calitri

Numerosi i luoghi di culti che meritano una visita, su tutti il Santuario di Montevergine. E poi in Irpinia, ottima destinazione comunque per rilassanti passeggiate nella natura, c’è anche il Museo Etnografico di Aquilonia: è il più grande d'Europa nel suo genere. Lo sapevate? No. Adesso sì e non avete più scuse.