Dalla certificazione verde al green pass europeo, fino alla Travel Trust Date, le cose da sapere in vista delle ferie.
Dalla certificazione verde al green pass europeo, fino alla Travel Trust Date, le cose da sapere in vista delle ferie.L’estate 2020, quella che ci aveva visti uscire dal lockdown, era stata più serena per i viaggiatori, ai quali era bastata la prenotazione di mezzi e alberghi per potersi spostare, in Italia e fuori. Questa alle porte, che vede la fine della seconda ondata, sarà più complicata, per quanto riguarda i requisiti, ma comunque “fattibile”: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
La certificazione verde in Italia
In Italia i cittadini che hanno intenzione di affrontare un viaggio (e non solo) dal 15 giugno possono esibire la certificazione verde, comprovante uno dei seguenti stati: avvenuta vaccinazione contro il Covid-19, guarigione dall’infezione, negatività al test Covid eseguito nelle 48 ore antecedenti. In parole povere, la certificazione verde non è che (a seconda dei casi), il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, il certificato di fine isolamento, oppure il referto con esito negativo del test molecolare o antigenico.
La validità del green pass
Tutti questi documenti (in formato cartaceo o digitale) sono considerati certificazione verde. Ma con delle differenze di validità: chi ha completato il ciclo vaccinale ottiene un “attestato” della durata di 9 mesi, chi è guarito dal Coronavirus ha un certificato della durata di 6 mesi, mentre il tampone negativo vale solo per le 48 ore successive al test. A cosa serve questo “green pass” italiano? È necessario per spostarsi tra regioni che potrebbero rientrare in zona arancione o rossa, mentre non è necessario per gli spostamenti tra quelle bianche o gialle. Al di là dei fini turistici, è il requisito per poter partecipare a feste e ricevimenti, come matrimoni e battesimi, inoltre permette di visitare i propri parenti nelle case di riposo.
L’EU Digital Covid Certificate
A livello europeo, il green pass si chiamerà Eu Digital Covid Certificate e sarà un lasciapassare in grado di farci vivere vacanze in serenità per un anno, a partire dal 1° luglio 2021. Disponibile in formato cartaceo e digitale, sarà dotato di un QR code per facilitare il controllo dei dati e certificato con firma elettronica, per evitare frodi e contraffazioni: i viaggiatori in suo possesso potranno muoversi liberamente nell’Unione Europea senza obbligo di quarantena. È bene però sottolineare che ogni Stato membro rimane in possesso della facoltà di stabilire quali restrizioni applicare ai cittadini in ingresso sul proprio territorio. Per cui il consiglio, prima di prenotare, è di consultare Viaggiare Sicuri , sito web messo a disposizione dall'Unità di Crisi della Farnesina, nonché i portali istituzionali degli altri Paesi.
La Travel Trust Date
Per avere un’idea di quando ci si potrà recare tranquillamente in un altro Paese, c’è inoltre la Travel Trust Date indicata dal sito Blastness: si tratta della stima di una data a partire della quale si prevede una sostenuta ripresa dei viaggi a scopo turistico (sia domestici, sia verso paesi esteri), calcolata sulla base di diversi parametri, tra cui il valore della percentuale di popolazione vaccinata e il trend delle vaccinazioni. Basta selezionare la destinazione che interessa per visualizzare tutti i dati. Nella stessa pagina, il portale mostra inoltre la data prevista per la riapertura al turismo. Qualche esempio? Mentre Grecia e Spagna sono già “ok”, la data indicata per la Croazia è invece l’11 luglio. Per il Marocco la Travel Trust Date è poco dopo, 17 luglio. 24 del mese per la Costa Rica, 1 agosto per l’Australia e 20 per il Giappone. Buon viaggio!
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