Con il compostaggio dei rifiuti organici si può risparmiare sulla Tari. Scopriamo come fare.
Con il compostaggio dei rifiuti organici si può risparmiare sulla Tari. Scopriamo come fare.Grazie al compostaggio dei rifiuti domestici organici si potrebbe risparmiare molto sulla Tari, la tassa sui rifiuti vigente attualmente nel nostro Paese. Molti comuni d'Italia, infatti, prevedono degli sconti sulle cifre dovute per tutti quei soggetti che dimostrano di utilizzare la tecnica del compostaggio per riutilizzare i rifiuti prodotti in casa.
Il compostaggio si tratta proprio di una tecnica attraverso cui i rifiuti organici vengono trasformati in compost, successivamente riutilizzabile per concimare il prato di casa oppure l'orto.
Come ottenere il compost
Se si abita in campagna e si ha la possibilità di avere molto spazio a disposizione, si può fare il compostaggio a cumulo; si invece si abita in un appartamento, è indispensabile utilizzare una compostiera domestica.
Per iniziare, occorre procurarsi i seguenti ingredienti: volume di biomassa finemente triturata da un metro cubo (fatta da trenta parti di carbonio e una parte d'azoto); acqua, batteri e microrganismi, qualche lombrico e la circolazione di aria.
Tutti gli ingredienti devono essere mescolati bene con i rifiuti organici all'interno della compostiera. Se il lavoro viene eseguito bene, in breve tempo si svilupperanno colonie di muffe e funghi, il materiale si riscalderà progressivamente per poi raffreddarsi e in pochi giorni si otterrà il compost da riutilizzare come concime.
Come risparmiare sulla Tari
Come anticipato, alcuni comuni d'Italia permettono di ottenere degli sconti sulla Tari (la tassa sui rifiuti) presentando una domanda al comune di residenza in cui si attesta e si prova l'attività di compostaggio. Il risparmio per una famiglia media si aggira intorno ai 60 euro l'anno.
Lo svolgimento dell'attività di compostaggio dei rifiuti domestici organici può essere provata presentando lo scontrino o la fattura ricevuti per l'acquisto della compostiera oppure con una foto della compostiera che già si possedeva o con la foto della fossa biologica (questo prevede, ad esempio, il regolamento del comune di Trieste).
Foto Credit © Pixavril - Fotolia