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PEOPLE: L'ATTUALITA'
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Le teologhe 'ribelli' che rileggono la Bibbia in chiave femminista

Una ventina di teologhe cattoliche e protestanti si sono unite e hanno scritto un libro per 'mostrare che i valori femministi e la Bibbia non sono incompatibili'.  

Una ventina di teologhe cattoliche e protestanti si sono unite e hanno scritto un libro per 'mostrare che i valori femministi e la Bibbia non sono incompatibili'.  

 «Ci siamo rese conto che intorno a noi c'è una grande ignoranza sui testi biblici. Molti non li conoscono più, o pensano che siano obsoleti e non adeguati agli attuali valori di uguaglianza e parità». Lauriane Savoy, insegnante alla Facoltà di Teologia di Ginevra, parla così del progetto di "rilettura della Bibbia" lanciato insieme alla collega Elisabeth Parmentier.

La Bibbia e il femminismo

Il progetto, riporta Le Monde, è sfociato nella pubblicazione del libro Une bible des femmes: scritto con la collaborazione di una ventina di teologhe cattoliche e protestanti, vuole «mostrare che i valori femministi e la Bibbia non sono incompatibili».

Il libro è uscito da qualche settimana e ricorda un'opera simile, La Bibbia della donna, pubblicata più di un secolo fa (era il 1898) e scritta dalla attivista americana Elizabeth Cady Stanton (con un comitato di altre 26 donne) per mettere in discussione l'interpretazione maschilista della Bibbia che - sosteneva l'autrice - ostacolava il movimento di emancipazione femminile tenendo la donna all'interno della "sfera ordinata dal divino".

bibbia

Foto: Chalermphon Kumchai © 123RF.com

Ogni capitolo di Une bible des femmes - spiegano le autrici nell'introduzione - «esamina le evoluzioni della tradizione cristiana, le questioni rimaste nascoste, le traduzioni tendenziose, le interpretazioni parziali e i rigurgiti del patriarcato» che hanno in qualche modo legittimato numerose restrizioni e divieti per le donne, trasmettendone un'immagine debole e subordinata.

Diversi gli esempi messi in evidenza: in un brano del Vangelo secondo Luca che racconta di Marta e Maria (due sorelle che ricevono la visita di Gesù), viene scritto ad esempio che Marta si occupa del "servizio ", espressione interpretata come "serve il pasto". In realtà, sottolinea Parmentier, «la parola greca diakonia può avere anche altri significati, come quella di diacono».

L'importanza di Maria Maddalena

Figura da non sottovalutare, spiegano ancora le studiose, è quella di Maria Maddalena, personaggio molto presente nei Vangeli. Mentre tutti i discepoli maschi hanno paura, spiega Savoy, Maria Maddalena resta con Gesù anche quando sta per morire sulla croce, ed è lei che va prima al sepolcro e scopre la risurrezione. Si tratta quindi di una persona fondamentale che però viene ancora descritta come una prostituta che stava ai piedi di Gesù.

"Riposizionare i testi nel loro contesto"

La cosa più importante, ma spesso non considerata, secondo le teologhe, è quella di riposizionare i testi nel loro contesto, considerandone lo scopo ed evitando letture letterali. In questo senso, Parmentier fa riferimento alla rilettura di alcune lettere inviate da San Paolo alle comunità cristiane emergenti che contengono dei passaggi che possono facilmente essere riletti come radicalmente antifemministi. Ma, sottolinea la studiosa «è come prendere delle lettere che qualcuno invia per dare dei consigli considerandoli validi per l'eternità».

Foto di apertura: LaPresse